Miscellanea del giorno - 1847

( :30 ) tevale a base del nuovo ordinamento richiesto dalln necessità. Il Bcrnelli ' ' ivcva nel freddo silenzio del passato ; ma talvolta lo dubitava inconciliabile col ~uturo; Gregorio X V I era l'uomo del passato cccles•a~­ tico, vivea volontario in un vade-in-pace, dentro Il quale l'infelice vecchio chiudevasi per non udire nemmeno la ' 'oce de'popoli. Jl Bernetti alcun che concedeva; nulla voleva concedere Gregorio, che sceglieva piu tardi a proprio ministro il Lambruscbini , tenace come il pont ·flce, ma piu destro. Oltre le circostanze, · il carattere st,•sso del Bcrnetti spiega le prime velleità riformati ve della corte; la quale sembrò volesse ubbidire al bisogno de'popoli, c riconoscere implicitamente il principio cb'avea condotto la rivoluzione, proclamando un'era novella, c pubblicando gli editti ùel 3 giugno, 5 luglio, 5 e 31 ottobre, ccc., risguardanti diversi rami dell'ordine giudiziario e amministrativo. L'editto del 5 luglio è una copia del motuproprio di Pio VII; ma in esso fu avvertito subitamente un vizio organico, cioè la prima n.omina dei componenti ciascun consiglio cornunitativo appartenere ai del egati. La conferenza diplomatica a Homa in"sistè a lungo percbè l'elezione fosse libera, c non l'ottenne. Bolognes i c Romagnuoli , sostenuti dalla guardia nazionale, rifiuturono la nuova legge; le altre province , non potendo far altro, biasimavano. E Roma gridava contra i ribelli; gridava alle corti : - Vedete l col concedere, nulla s'ottiene l -Per tutta risposta si noti che Roma stessa si ribellava al ia propna legge, avendola pnbbli·cata coll'intenzione di non eseguirla. La cosa è incredibile, ma Yera. Il cardinale Albani la violava, facendo intcryenirc l'influenza dei

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