Miscellanea del giorno - 1847

( 29 ) re l'amore, il quale rialzerà finalmente l'altare d' una patria libera e unita. Un qualunque governo ecclesiastico, e specialmente il romano, è egli compatibile colla nazionalità e la causa italiana ? I lettori mi perdonino le digressioni frequenti; ma talvolta un sentimento, una voce mi ricorre per l' anima, c mi commuove sì for te, ch' io debbo ripeterla ; mi rammenta t alvolta il nome d'una nobile vittima , l'aspetto d'un glorioso monumento, ch' io non so non fermarmi a chinare il ginocchio c dare una lacrima. Quando mi ri sollevo, sente il mio cuore più lieto e puro, come dopo una religiosa espiazione. E proseguo nel mio cammino. Lasciando da parte codesto , torniamo alle riforme romane. E per procedere colla maggior chiarezza possibile , raccogliendo gli argomenti de'diplomatici, e gli argomenti de'fatti , esaminiamo dapprima quali miglioramenti siena possibili, senza offendere la natura dello stabilito governo; esaminiamo se questi miglioramenti si possano c debbano estendere a tutto lo Stato Pontificio. Quest i miglioramenti consistono : In ammettere laici a tutti gl' impieghi civili e politi~i ; in concedere amministrazioni comunali c provinciali per via d'elezione, amministrazioni alla lor volta elettrici d'una o più consulte dette centrali, c destinate a concorrere con un consiglio di St::tto nominato dal pi!pa, percbè si proyyeda a'più alti negozi della pubblica cosa. Sottoponiamo ad esame queste e non <1ltre riform~ , pt>rchè non esorbitanti c perchè non pl'opo~tc da no1 . Jl card inal Bcrnetti, d'accordo co'potentat1, ammet-

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