Miscellanea del giorno - 1847

( 28 l due punti difficili della lite ; sono i due quesiti propostisi, se non c'ing:wniamo, dalla diplomazia a Roma nel 1831 e nel 183'2, da lei lungamente discussi , senza scoprire o volere scoprire uno scioglimento qualunque all'intralciato problema. Le corti lasciaronlo intatto , consigliando alcuno ricette omeopatiche di niuna cllicacia. E frattanto sursc c crebbe un terzo quesito nato col popolo nostro, un terzo elemento implacabilo nelle sue conseguenze , che soppianta i due primi, bastando egli solo. Lo rinicgarono i papi , quando potevano udottarfo; non seppero educarlo i comuni; lo accarezzarono gl'imperutor i, ma contaminandolo di adulteri abbracciamenti; i primi ogli ultimi, uccid endo i comuni, estimarono averIo ucciso , c lo seppellirono sotto le vaste ruino delle libertà nostre c delle nostre repubbliche. E andarono ri petendo per secoli :-l'Italia è terra di vendette e di odio! - E tennero separati tutti gli Italiani fra loro e li chiusero dentro anguste cellette, in modo che non si potessero nè vedere, nè parlar mai; e poi dissero all'Italiano di Roma:- Il Napoletano ti detesta! -e all'Italiano di Napoli dissero: -Fuggi dal Romano che ti abborre! - E noi ciechi abbiamo creduto! E tutti eravamo l'uno all'altro stranieri. Ma quando scese dalle Atpi la rivoluzione di Francia, e colle posscnti braccia di Napolonc ci strinse al suo petto, e atterrò le muraglie che ci separavano, e alfine potemmo fissarci in volto, e udire sulle labbra di tutti la stessa parola, e sentirei nel cuore lo stesso desiderio ci suonò dentro l'anima il santo vocabolo di fratello : c cominciammo ad amarci , e ci amiamo , e OO'ni dì più ci ameremo. L'odio ci aveva uccisi; ci fa ri~asce-

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