Miscellanea del giorno - 1847

( 1.4) riformando gli enormi abusi, consolidare il temporale dominio de'papi in armonia colla religione e col progresso . Primo a Roma de'p rinci p~ ecclc?iastici ~·ifo~­ matori, vorrebbe tentar l opera m altn luoght e m altri tempi tentata per vie legali e pacifiche da Carlo III, da Lcopoldo l e da Giuseppe II. Allora era l'Austria che movevasi contro il papa; ora è il papa che muovesi contro l'Austria. Lo può egli ? Le cose finora dette non sono che ragioni poetiche. La miseria de'popoli, che turbati la mente da disperata angoscia si scavano da per se stessi una fossa, il cancellamento d'intiere nazioni dalla faccia dei globo, la ruina di qualunque fede, spenta dal gelido soffio dell'indifferenza, o sotto la tirannide dell'ignoranza fanatica, questo ed altro per alcuni reggi tori d' Italia e fuori, pei diplomatici nostri non sono che vuote ragioni delle menti esaltate, dci pazzi cervelli, non sono che ragioni poetiche. Se un poverelto, moribondo per fame, langue pietosamente lungo una pubblica via , e intercede misericordia d'un tozzo di pane, gemendo con quanto di voce gli concede per anco la vinta natura, costoro in passare nemmanco lo guardano e dicono : -Non badate a questi piagnistei, a questi improperi i; è la passione che parla; e chi parla con tal linguaggio , non ha per sè la ragione l Quegl i uomini senza passione vanno a pranzo ; e quel poveretto , che ha la passione di non poter fare altrettanto , muore• . Pur tenteremo , con breve speranza di esito, ragiOnar loro nel loro linguaggio , creato dalla fredda insolenza dell 'egoismo politico; esso, relativamente

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