Miscellanea del giorno - 1847

( !06 l ne'quali è maestro, c per la molta vanità c presun..: zione che lo governa (l), avendo ottenuto la cattedra di Testo civile, oggi doveva leggere per la prima volta. Appena aperse la bocca, i lischi e gli urli furono tali e tanti 1 che gli amici suoi non seppero imporre silenzio , c per ben venti minuti il professore potè sentirli, gustarli 1 considerarli. Poi ritiravasi. Così la scolaresca di Bologna 1 benchè ristretta di numero, ripetè le dimostrazioni fatte un tempo contro il prof. Camillo Ranzani e quelle di Parigi contro il Lerminier; ma l'avv. Giovanardi non potrà opporre dix ans d'enseignement, come il francese. La scolaresca poi si recò alla casa del Si!vani, mutando i fischi in applausi. CRO~ACIIETTA TOSCJ\X.\ Le notizie che mi giungono di Toscana proseguono ad essere infauste. Strettamente seguendo le relazioni che a me pervengono, relazioni degne di fede, poiehè dettate da uomini onestissimi1 e temperati ne'desiderii loro , io voglio notare giorno per giorno i meschini (1) .Mi è impossibile non ricordar qui un curioso esempio di boria, che sente proprio l' innocenza ballesimale. A Genova, mentre sicdeva il congresso, Cesare Cantù passando dinanzi alla libreria Grondona. vide esposto il ritratto di l\1. Azeglio e di A. Manzoni; cd entrò, c chiese pcrchè non nvc~scro esposto anche il suo. Il Grondona rispose per non averlo; e nella sera riceveva in rega lu 6 copie dcll 'imagine Cantù. -- Ignazio, fratello di Cesare, si dolse altamente perchè nel Diario del congresso (pag. 14 ) crasi diment ica to al suo nome la coda di cavaliere; e dettò un errata-corrige per uno de'fogli venturi.

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