Miscellanea del giorno - 1847

( 120) ossequiare e felicitare S. Santità. Il senatore aveva già dichiarato a molti c?nsiglieri, che 9~alu.nq~c mozione fosse fatta per aggwgnere alle fehCitazwm anche il voto dei popoli , non che accettata, non si sarebbe ascoltata, - Ristrette così le sue attribuzioni , che bella cosa è un consiglio l Somigliano i poveri membri a un coro di teatro, che dice sì e no, come batte il primo violino. - Uscirono deputati due rappresentanti il ceto nobile- conte 1\'Iarsili-Duglioli, e principe don Filippo Hercolani - e due quello dei dotti e commercianti - conte commend. D. Giovanni Gozzadini (l} e il professore cav. Ant. Alessandrini. Questi due ultimi per onestà e sapere degnissimi. 6 Luglio. - La commissione incaricata della visita alle carceri aveva da parecchi giorni chiesto di vedere un tale chiuso ,in una cella. Il carceriere aveva negato di aprire senza l'ordine dell'avvocato assessore politico, Fontana; rna costrettovi dalla minaccia di aprire a tutta forza, mostrò il detenuto, il quale , bencbè in apparente orrido carcere, eravi bene ed allegramente servito. Fu liberato, giacchè, non per ordine del legato Vannieelli, ma per volere dell'avvocato (i) Il conte Gozzadini è l'unico de'quattro scelti che abbia sottoscritta la petizione; è segnato fra i dotti nell'albo de'consi.gli.~ri , t~ttochè sia an~he no~ile d:illustre famiglia. Sono arbttrn tantt nella formazwne de constgli, che la loro libera natura deturpano: p. e.• l' editto dei/S luglio 1831 . tit. n. art. 7, v~o!e che i tre ceti della popolazione si rappresentino dal constgho comunale con egual numero di membri ma parecchi no~ili so~o c~cciati nel . t~rzo c~e dovrebb'esse;e composto di soh possttlentt non nobth, Ragwnevolissimo è che fra i dotti po~s~no e~s~re de! tito!ati, ma non ponno essere si pochi i degm ctttadmt posstdentt, che per compiere il numero di 16 si debbano mendicare fra i nobili .

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