Miscellanea del giorno - 1847

( 6 ) cano cosi la speranza di glorie venture , come se le piante potessero fiorire senza s'guardo e tepore di sole. Dove manca l'aria, il respiro, la vita mancano ; dove l'acqua è stagnante , non ingombrano che alghe inutili t piante parassite. Un popolo schiavo , prima d'essere artista , dev'esser soldato ; per giungere al pennello ed allo scalpello, bisogna adoperare il fucile, perchè dove non è libertà non è grande intelletto, o nobilissima fantasia, che si consumano Jottanùo per volarliberi.Onde Io scettro delle arti anch'esso ci scappa. Ma se cotal scettro dovesse costarci la dignità d'uomo, la coscienza e la depravata miseria de'nostri figliuoli, meglio vale cento volte spezzarlo, quando non sappia sollevarci nelle sventure, cancellare sulla nostra fronte la vergogna della nostra bassezza t e nutrirci almen la lusinga d'un nuovo avveni-re. Questa, checchè se ne dica , sarebbe estrema miseria, miseria di principe decaduto, che veste ancora co'cenci delle porpore antiche. Finchè ci resti fiato, grideremo contro sì solenne ingiustizia; anche morendo , lasceremo ai figliuoli il sentimento di quanto perdemmo, di quanto dobbiamo acquistare, il sentimento che ci dice Italiani e fratelli; e sarà molto. Però combattiamo c combatteremo per l'italichc sorti , confortati nell'obbligo nostro dall'immortali parole di Dante, dai consigli del Machiavelli che i secoli tristi il)famarono, dallo sdegno di Michelangelo, dalle torture di Galileo, dal rogo di Bruno, dalla prigionia del Giannone, dal sangue di tutti i martiri, la memoria de'quali vive e spande la vita per l'anima del popolo nostro, come la traduce il sangue per giovani membra. Lunghissima è 1' opera; l'uom vecchio non diventa nuovo

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