Vita fraterna - anno IV - n. 9-12 - 15 mag.-30 giu. 1920

VITA FRATERNA· Manca il santo aiuto dei libri gai e piacevoli, all'infuori di ·quello manierato, freddo, formale che è il te to di lettura; manca questo alimento indispensabile, questo pane pirituale per 1'anjma -piccoletta che sa nulla. Ho già messo a disposizione delta mia povera scuola la mia bibliotechinà di bimba. Se dicessi l',e<ntusiasmo dei bambini! Quando mi vedono con un libro tra le mani, in atto di volerlo pre- are, in premio, a un bambino buono e bravo, essi balzano utti dai banchi, mi circondano, te.ndOl!lo le mani, supplichevoli, aHannosi, con una strana luce di desiderio negli occhi, ed io mi sento .salire agli occhi lacrime di pena per n·on poterli accon entare tutti in uno solo, e per non potèr!j vedere tutti raggianti quei minuscoli visetti che , specchiano così -chiaramente il malcontento deil'anima. A volte io leggo loro qualche novella, -ed ecco la classe in un religioso ed insolito silenzio; lé braccia neJla ,più rigida posizione di riposo, gli occhi nuotanti in un mondo di meraviglie, anche i più rìbeJJi sentono i·l fascino ,della lettura. Vuole dunque il Gruppo fare dei pic- -eO'li fieli:ci? Mand~ libri qu.a,nti ,può. F. P. (Alessandria) Si à qualche ,soddisfazione. - Le mie bimbe amano leggere. Sono riuscita a far loro la passione mia <!ella lettura, ed è un bene 'per i.J loro cuore, un bene -per Ja loro mente che s'apre dal 1)1CCOlo mondo dell'fofanzià. ad orizzonti più vasti. Il mio metodo per riuscirvi? Approfondendo molto una m'ateria pochissimo curata: i lavori femminili!... E Io stimolo dell'esposizione a fin d'ànno e il de- ~iderio di adornare la loro ca_a, e la soddìsfazione'd'imparare tante' di:versità -di -punti e d'ornati, s,pinge bimbe e genitori a chiédere l'insegnamento di lavoro, ,e tante applicazioni di ricami antichi e mode-r.ni, e su tele e su pa..nno e sete, pa-sano nelle mie ore di 1a.: voro e sono attimi in cui si affina il gu_to e si prepara la donna àll'a.inore <lel bello e -del grnzioso. · Gra~ia, che a ,poco a _poco si diffonde in loro stesse, e anche nello s,orivere, in tutto iJ l'avoro della scuola. E la tenerezza delle bimbe, il profitto, la loro gratitudine sono soddisfazioni emplici, ma ptl!re che falnno bene. I ,genitori no: dimenticano molto e faoi,Jmentie. 'Delusioni, fatica, amarezze? - Si, molte, ma 1a scuola quàndo si ama, ·si fa sempre volentieri, e 'tutto passa in econda linea. A.· (B1·éscia) Ho la sua promessa di aiuto per la fondazione d'una Bi.-- bliotechina a cui pensavo da tanto tempo, e a favore dei miei piccini ,di IV Classe, si avidi di leggere, e delle mie alunne della Scuola Festiva, robuste contadine che - dopo aver lavorato tutta la settimana nella libertà dei campi - dopo aver alzato le loro camzoni a gran voce, m~ vengono dinanzi la domenica, studiando la posizioBibliotecaGinoBianco

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