VÌTA FRATERNA S. T. (Messina) Il misero stato intellettuale dei bambini dipende sopratutto dai maitrii;non,i fra consangui:nei; qua senza esitazioni ogn,i giorno si sposa·no cugini in primo ,grado, zii ,e nipoti pure in ·primo grado. La seconda, causa è che i genitori sono tutti ignoranti, i figli nascono quindi con la me•nte ottusa e con la malignità innata agli ignoranti. · Una terza causa deHa .defidenza io l'attri1b~isco alla mancanza di osservazio•ne di cose ,nuove ed attraenti. Il fanciullo ha bisogno di ap,prendere, ma che ·cosa ,deve apprendere nel suo pa.esetto che nemmeno gli offre un bell'orizzonte poichè è chjuso fra monti?' e poi non ·vede altro che animali da soma, che vacche e giumente e pecore e capre .... U. di P. (Torino) Mi mandarono qui' in alta montagna, in questo piccolo paese di pa.stori: mi trovai disorjentata e dovetti far apµello a tutte le mie forze• per trovare la via buona. Fu l'affetto ai ·bimbi, che vi•nse: così priva di ,dokezza era la mia vita, che io mi abbandonai, fidente a guardare negli occhi. e nell'anima di questi bambini, scoprendovi tesori ,di forze buone. Pe.r il poco ch'io diedi loro, signora, posso cO'llfessare di av,ern.e avuto in ricambio immensa- .mente pi'ù. Per questo dò con entusiasmo tutte le ore mie, la mia attiv.ità, il pensiero e sopratutto ·il cuore, a1la scuola. Vorrei che fo.s,se una s·cuola modello, •come io la sogrn,o.. PurtroJ)po troppi fattori· man1cano al ,ra,ggiUJngi:memto di -ciò .che costituis·ce il mio umile e,ppu,J1e:luminoso i.deale di maes,tra. Ma se non arriverò fin dove l'anima guarda, avrò pur fatto qualcosa nella mia pochezza, non è vero? Vede come, e quanto ho bisogno io di appoggio e di luce, e come sia naturale ch'io lo domandi a chi è più buono, a chi sa dì più, a chi ,può ·darmelo. C. (Modena) A•nche a questa piccola ,scuola rurale, ai pie,di del 11evoso Appennino Modenese, dove, solitaria, io trascorro la vita grigia, incolore di maestrina rurale, è giunta la calda parola della f,ede, dell'i.ncitamento, dell'aiuto che viene dai voi. Mi guardo dunque attorno nella vasta aula: che manca di indispensabile per ricorrere a questa nuova ProvvÌ'denza che « à sì .gran braccia»? I quadri murali so•no ,suffioe111ti; i'! materiale didattico anche, po.ichè è necessario essere ,cliscr,eti; inoltr-e c'è un piccolo museo prezioso che i miei alunni ed 10 ~bbiamo raccolto nei grandi regni delb natura; non manca la li,gnite, il carbon fossile, il marmo e nemmeno uno scintiHante• ,sasso aurifero. Ma io lo •so quello che manca ed ,è esse•nziale: io so ,quel'lo che è fiamma interiore e ravviva, e crea, •e forma gJ.i spiriti. I BibliotecaGino Bianco
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