li VITA FRATERNA e per far opera di cm1tro.llo e di p.ropaganda i,gienica. Le ·socie della .F. N. per turno, vanno ogni mattina alla Cucina economica e dalla benemerita signora chet ha fondato ,questa istituzione e che -la dfrige personalmente con ammirevole a1bnegazione (ho fatto una ,breve visita alla 1Cucina, e ne ho riportato un'impressione ottima, sia pe!r i.I locai-e che per il .fÙnzioname:nt-o) ricevono il latte., le uova ecc. che portano agli ammalati che non posso110 recarsi personalmente a11a -Cucina. L'infermie.ra naturalmente, non si accontenta di distribuire il cibo, ma presta anche tutte le cur-è n-elcessarie, dalle più umili come pulizia -personale e del letto ecc. a quelledi maggior re)Sponsabilità: piccole medicazioni, iniezi-oni, ma queste soltanto dietro autorizzaz-io11e scritta ,del medico curante. Mi sono vivamente ralle-grata colle compagne di Torino per iI loro buon la:voro che ·deve essere d\es-e/mpio e di sprone a noi tutte_ Ci siamo po-i t.rovate d'accordo sulla neces-sità di non fermare Ire nostra operà al -campo della ·beneficenza, ma di -lavorare pe\r tutti quel-li che furono gli ideaLi di Fiorenza Nightingale e che condussero in Inghilterra alla riforma dell'assistenza. A Tori·no non vi è· ancora nessuna .s-cuo.la d'infermiere del tipo Nightingale, ma la· necessità d'-infermiere più colte ed e,du'cat-e, è molto sentita. Proprio -in questi ultimi tempi a Torino ·si è formata sotto gli auspic_i di ·quella Unione Femmi-nile é coll'incoTaggiai;nento di alcuni medici che avevano apprezzata l'opera delle vo- ' 1-ontaric negli ospedali ·di guerra, un'as-sociaz,ione tra infermiejre volontarie delle diverse associazioni d'assistenza che ora i·ntendo·no- .darsi alla professione d'infermiera e, sì mettono à disposizione dei" medici e de!i puibblico per eventuali ch:amate per assiste-nze a domicilio. Pu.r facend·o le nostre riservei su queste -professioniste improvvisate (l'istruzione e la pratica anche più lunga e varia fatta· in tempo di ,guerra, negli ò.spedali militari, non potrà mai equivaler-e alla prepar'azione chet hanno le infermiere diplomate da ~seria scuola-oo.nvitto) ci sembra che .il fatto è sintomatico del -bis·ogno che ·si comincia a sentire di un tipo ·d'infermiera più fine ed istruita di quelle che si sono avute fin'ora e! de:l ca111mino che s-i ,è fatto per vince.re il pre-giudizi-0 che metteva 1a professione dell'infermiera tra i mestieri non adatti peu- le -signorine d.i buona famiglia; Il gruppo d'inifermiere dell'Unione Femminile, intende d'esseretin'avanguardia ,ddle infermie!re dip}:omate che si spera -potranno avers,i anche a Torino, quando sorga una Scuola ·Convitto co1ne a R-oma, Milan.o e Firenze. Perchè questa scuola possa sorge.re, 1avoreran'nq d'accord,o il Gruppo Fiorenza Nightin·ga1e, l'UnioneFemminilel e "l'Associazione Nazionalie .tra Infermiere. Le nostre· compagne Torinesi si propongono anche di studiare- •le questioni ,inerenti alla riforma dell'assi-stenza e alla formazio·ne d,elle in.fermielre e di tene.rsi al corre,nte di tutto i,! movimento di" idee in proposito. Fo-rmeranno perciò una ,piccola biblioteca, si a•bboneranno a qualche rivista (B.ollettino de.ll'A. ·N. I. T. I. ecc.) eBiblioteca Gino Bianco.
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