Vita fraterna - anno IV - n. 9-12 - 15 mag.-30 giu. 1920

r6o VITA FRAlJERNA Lo ste0 s0 fenomeno ci cllppare in un altro momento storioo che p,nelud:a .a catastrofe d'ell anonrdb liart:i1110. La fine del mondo romano. E' un modo di dire, l'aminettere che iii mondo latino sia caduto setto i colpi dei lbanbari. Questi furono la cau,sa •esteriore, ma esso ca!deva già minato da ùna, inJterna dissoluzione. Agi'vano aillora nella .società 'llmana ,causa anal·oglhe a quelle ohe ve:diramo ora detenmi:nare lo, -sffatcelo d'eHa nostra società. Il diisàstro economico .travolrgeva gii enti- pubblici incapa!Ci a far fr,onte ai bisogni collettivi. Le città decàid1 è\rano e i.ntr~stivano. Una odescni12ione po·co lieta sogliono fare gJ.i s-torici i11torno alle contlizioni dei mrunicipil r'omani nd .bas 1so impero. In quei tempi, st:rive lo st•crico Déclareuil_. parve che l'i.cJleale .socialista sèmlbratsse vidtt1,o al· suo avvenlto. Lo Stato cresce i suoi• compiti e si, assume la cura d'i sodidi,sifare ad una ma·ssa di: bi,sogni econ-:-m1c1 e ocia:li, a cui fl.'nora 1"iiniziativa priivata, a;veva provveduto. Gli abitanti di una città ce11cavano di far parte di un medesimo co,r:po; fui:onò sci,ssi in g.rup'Pi1 di•versi, ii11Vestiti d'uno o più servizi ·p-ulbblici,c:he essi atdempiyamo sotto la dJj,rezione è so!"- vegLianJ.Zadel potere centrai-e. Solo l'autorità pulbblica aiveva diritto di a:ssegnar·e agli individui la lo,ro mils,s,i1onesociale. Al disotto di- -queste classi v'era Un'élf plebe disocc.upa,ta in permaìneh:za, Susisi<lia-ta e mahte111UtadaHro Stato, che provvedeva a nutrirla e a f<i1,rladiivertire éon giochi 1 ònaensi. Ma se .un indli,vidluo di questà- 'ple,be ·si m.ettéva a •lawora,re e diventava un poèO' agiato, cessavano i privi•legi <l'i èùi god'eva la ma:r'ma:g\ia e la leigge, _tirannica con ,gli umnini dii buo'na volontà, lo spingevai entro quei r:olkgia, o corporazioni di lavoratori, .che si <livi.dleyano il p~o della wsa pubblica; e ,dia allora cessa,va ·ogni fel_icità per lfi,nd'ivid1 uo. Era legge dìe og.n,i•'ti.omo fosse a: :segnato a uh còilegio .. Le eccezioni,, da priùi.a 11,mherose, si• fecero a poco a: porco più rare, per modlo,di;e ;tutte le COI1)orazion,i lirbere, che in antico esercitavano profe»sioni <l''interesse ,pubblico, d~ventiero profe sioni ,ereditarie e cooperazioni hècessarie: i naviceHai, i .fabtbr1. i pompieri, .gli operai dell,e a.rmei:ie e delle zecche. i pè'scatori di porpora, i tessitori, im.'pei:iali, i minatori, i mu1gnai. i foma:i,_. i beccai; nòn mancò neppure il tenta•Ùvo, dice il Bo11fante, sotto il punto di vista <lei puri pri.Jlicipi,i economici, ~ostruoso, dii fi•ssa-re nna volta p·er sempre, .legalmente il' prezzo •delle derrate. BibliotecaGino Bianco

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