Vita fraterna - anno III - n. 22-24 - 30 nov.-15 dic. 1919

VITA FRATllN.\ chezza itzeffabile; ·ma per farti posto non ho cuore a spazzar l'orpello dalla mia dimora. - il,,J'avvolge mi sudario di polvere e 11iorte; Z'abborro ma slretto l'abbraccio. • Gravi i miei .debiti, profon-de le mie sconfitte, l'o,da mia egreta e pesante; pur s'io nmovo a chiedere il ·mio e , t,remo clze la niia prece sia esaudita. (32) Co,i ogni mezzo mi trattengono e a sè mi l,ega110,q,wUi che in questo ·mondo mi amano. Ata diverso è il T-uo amore, più grande del loro, poichè libero Tu mi lasci. Per tema ch'io li dime11tichj non osano l-Os_cìarmisolo . .fa i giorni passa.no e T11 non ti mostri: St'.io 110n ti- chiamo con la preghiera, se io , o 1· tengo 11el mio c1t0re, il Tuo amore per me ancora aspetta ·z w amore. (33) rv ella luce del giorno esse vennero alla mia casa e dissero: «Noi prenderemo sì poco posto,. E ancora dissero: « Ti aiuteremo a adorare il tuo Dio, i? mnili accetterem-0 quel ta11t~ che della sua grazia ci spetta>. E presero posto in un angolo, 11riti e sottomesse. ~1a nell'ora della tenebra io m'a uedo che irronipo110 11ell'i11ti1110santuario, folli e t11rbole1ite, e glzermisco-,IQ con 1?111,fria ·11gordigia l'offerta sull'altare. (35) Di Te ho bisogno ,di Te soltanto. Il mio cuore lo ripete all'infinito. Falsi e -;:uoti sino aU/i1110 i deside,· .che m· sco ivolgo110. Co111ela notte tiene ascosa nell-a sue te11e'lwela su plica per . la luce, così nel profondo della mia incoscienza rimo a il grido: to voglio Te, soUanto Te. Come l'uragano ricerca neUa serena pace la prop,ria fine, p11r qua,ido ogni ·pace scaglia tutta la for::a sua, co lt1 m ·a ribel-l"one sz scaglia contro il Tuo umore, e il grido che sole è ancora: io voglio Te, soltanto Te. (43) Un tempo io non mi te11e1:opronto ognora alla Tua presenza; pure allora venisti al 1nio cuore incognito, confuso alla comune folla, o mio Re; e mentre ignaro 11e ero, ponesti il sigillo dell' etemità su molte mie f1,gge~ oli ore. · Ed oggi quanao _ a caso io le rin engo, è fr la polvere elle le ritrovo sparse, fra giDie e tristezze d. futili giorni lonla11i. Non ti allonta11asti sdegnoso dai fruerili m ·e; giòcliì nella polvere, e i passi che 11d1,"inella ·stanza dei miei trast Ui sono quegli stessi clic d'astro in astro echeggiano. Biblioteca Gino Bianco

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