Vita fraterna - anno III - n. 22-24 - 30 nov.-15 dic. 1919

VITA J'RATERNA (45) Non hai sentùo i suoi taciti passi! Egli V'le11e, viene, -sempre vieiie. b~ ogni 1'stante ed attraverso ogni era., ogni giorno ed ogni notte, Egli viene, viene, sempre viene. • Molti canti ho io cantati, nei diversi -moment1· dello spirito, ma tutte le loro note ha11no proclamato: « figli viene, v1:ene, sempre viene». N eUe fragranti giornate dell'aprile solatìo, pei sentieri boscherecci. Egli viene, viene, sem.pre viene. Nelle tenebre piovose delle notti di litglio, s11l,cano tuonante delle nubi, Egli viene, viene, sempre viene. Di dolore in dolore, il suo passo preme il mio more, ed è il tocco au-rato dei Siwi piedi che fa splendere la mia gioia. · (84) E' lo spasimo delta separazione che pervade il mondo, e fa nascere forme innumerevoli nel cielo infinito. E' questo dolore della sepa.razione che tutta notte in silénzio da stella r; stella guarda, e canoro diviene t_rale foglie agitate nelle tenebre piovose di luglio. E' tale s6ffere11za 14,niversa chè profonda si raccoglie e di1;iene amore e desiderio, diviene tormenti e gioie, nelle 'limane dimore; sempre è dcssa che nel ·mio cuore poeta si fonde e fluisce in canti. (12) 'Lwigo è il mio viaggio, lunga è la. -v-ia. Sul primo raggio di '1ice io uscii, e mi spinsi attraverso mondi innm-nere·vol i, lasciando orme su stelle e pianeti. E' la via più lontana che più vicino a te stesso ti porta; è il più arduo intricato stMdio c/ie mena alla più semplice pura melodia. A ogni porta straniera dee bussare il pellegrino per giungere alla p1-opria. Per tutti i mo·ndi esteriori si erra, ad entrare infine nell'intimo sacrario. Spa:::iarono ~ miei occhi lontano su ogwi visibile cosa prima che io li chiusi e dissi: «T1t sei qui». La ricerca e il gri-do « O dover» si scioglie in lacrime che in mille rh·i scorrono e inondano il mo·ndo della ·certezza « Io sono.I» (1) (Conlinuaz. e fine al prossimo 1111mero). Lina Caico. ( e) Dice-s. Agostino: " Signore, io andai errando con industrioso discorso . fuori, mentre tu stavi dentro di me. Molto mi affrettai a cercarti fuori di me, e Tu hai la Tua abitazione den:ro di me, se io ti desidero e anelo per te. Girai le strade e le piazze delle città di questo mondo cercandoti, e non ti ritrovai, perché invano cercavo fuori quello che stava dentro me medesimo ,. BibliotecaGino Bianco

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