Vita fraterna - anno III - n. 22-24 - 30 nov.-15 dic. 1919

VITA FRATERNA Ecco quello che manca a•lla traduzione di Amn<lel De Re, 00:c co l'o,pacità che viene a frapporsi fra noi _e il pensiero di Rabindranath Tagore: -questi canti sono sta,ti -tr.adotti senza essere sentiti con tu,tta l'anima. Pe; questo il traduttore ha, ~otuto accontentarsi di una versio1J1e,che avrà pregi esteriori di forma ,e di lingua, ma ,qua ,scolora il ,pensiero, l,à toglrie il rilieV'(), lo slancio 1irico, e più ·av:anti si .complica cor_ifuse·mente di piccole parole superilue in italiano e altrove ti di.ce addirittura una cosa per un'altra ... E dire che l'italiano ,è cosi adatto a UJnaversione in pro a di ques,te poesie indi.ane; J"italia,no ha una musicalità e una nitidezza poetica che non sono della prosa_ inglese. La_ mia· traduzione non ha pretesa artistica, ·e sarei lieta se altri con mi-glior voce volesse modulare in italiano questi canti. M.a sembra a me ,che le m:e ver- ·, sion:i siano più fedeli a,Ilo sp.i,rito di Gitanjali di quante ne abbia · lette sin o.ra. Le ho ,fatte' con profondo amore; e l'amore che porto a Oit;,a~ijaJ,i, mi co~1siglia di riunire quei canti dai quali ho citate poche parole, affinchè anche questi siano cono cinti nella loro intera bellezza. E vorr,ei fossero riletti più volte, insieine agli altri già citati per intero, perchè vorrei fasciare con.Gitanjali ç:hi anà camminato rneco per la via che Gitanjali mi 'ha tracciata. (7) D'ogni ornata gala il canto m'io si sp.oglia; non -fa ·po1;p1a di manti e monili. Gli adornamenti impedirebbero la nostra 1mio-_ ne, fra me e Te verrebbero a frapporsi. Il lor-o tintinnio soffocherebbe i Tuoi susu-rri. Varvità di poeta vergognosa 111-uorèal Tuo cospetto. O Poeta J1i aestro,· ai Tuoi p-iedi io mi seggo. Lasc'Ìa solta,nto eh/io foggi la mia vita semplice e diritta, qual flauto di canna che Tu riempia di melodie. · · (19) Se Tu non ·,n,i, parli, io riempirò il m·io more del Tuo silenzio e lo sopporterò. Tacito aspetterò come as,petta la notte, Ì1i 1tigilia stellat~, chinato paziente il suo capo. _ Sic·uramente l'au,rora verrà, dileguerà l'oscuro ·sileinzio, e la Tua voce tra/Jasserà i ciel·i, riversandosi in rivoli d'oro. Allora d<i· ogni mio nido s;,1,ll'aladel canto si lever_anno le T11c parole; allora delle Tiie armonie i miei boschi saranno fioriti. (28) Tenaci i ·,wie-i"cepp•im, a il cu~re mi duole se io tento spe::- zarli. Libertà è tntto il mio anelito, ma _a·desiderarla esito vergognoso. "Io so che Tu sei il 1i1-iomiglioré amico, che Teco è la mia rieBibliotecaGino Bianco

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