Vita fraterna - anno III - n. 22-24 - 30 nov.-15 dic. 1919

•:-:-:.A FitATERNJ\ composta. di mi-terio a e gioiosa aiffinità., e di patetica umile infe- ·riorità che chi.arnia.mo a<lorazione. Senza adorazione non vi è religione; nei ,più giocondi canti già citati, se L'esultanza di entire Dio jn sè non ·fo e commista a tanto amore. per Dio che trasce.11-- de l'uomo, dileguerebbe OgHi religiosità., rimanendo, in quell'e ultanza, un ..cieco orgoglio umano. _Definire «occidentale> l'arte di Gitoojali somio-lia dunque ciò che un tempo si diceva dei grandi romanzi russi, che da ta1uni critici venivano ritenuti imitazione, 'ò per lo meno continuazione, d ,que to o quei genere di romanw franoese; asserzione tanto fa,... cile ia so tenere con su-perficia.ii raffronti, quanto errata nel pro- _fondo. Il romanw francese fornì · contatto che precipitò verso l'espressione una imrnen a energia artistica. che stava chiu a, latente, nell'anima sla~·a; -ma è ben que ta che crea, e secondo se te a, anche se è stata un·arte straniera o-ià matura a darle il tocco sprigionatore. Chi leggendo comprende, ente questo a1 di là di ogi1i su-perfrcialc analogia. Ora, Ja poe ia del Tagore è occidentale precisamente .quanto Def.itto e ca.stigo ia un romanzo po-- liiiesco <li ·Gaboriau, o il carattere di ouia corri~nda a quello di Margherita Gauthier. Non l'anima occidentale è presente in Gitqnja-ii. ma il suo contato _ull'anima indiana. i sarebbe mosso a c:rntafe così ,que to 'Poeta se gli fo se ignoto il mondo della cultura europea.? Non lo crediamo; •però -entiamo che_ ,o all'oriente l'arte ua deve il poter,e di risolvere 'stintivamente, enza nemmeno _propor eli, -problemi artistici e :filosofici nei quali la vecchia Europa "invi chia e s'avviluppa em_pre più ad ogni ua mossa intellettua•le. violenta o circospetta, come la mo ca nella ragnatela. Se !'in idio o vischio del ra,gno intellettuale d'occidente non fa pie5a sulle ue ali, è perchè e e ono l'oriente. Perchè fiorita in uno µirito orientale questa nuova poe ia religio a spazia e i rip•l-a con tanta semplice sicurezza nelle concezioni più filo.,ofiche, e le conserva limpide e prec:se nella commos a parola lirica; gi,à lo .a!)biam~ veduto. e molti a'ltri esempi e ne potrebbero dare. « .... Tu ,poni barriere ne!l'e -~ere Tuo, ed il Tuo Io -divi o Tu lo chiami con note' innumerevoli; tale eparazione di Te te ~o _j è incarnata in me. Il canto ne echeggia per il cielo, in lacrime -iridi centi e sorri i. inquietudini e speranze .... > (71). ~ da il en o de['individualità propria e di quella di iD-ionon i perde, pur fon,- dendo i il proprio dramma cçn quello dell'umanità: «·Tutta faria '.ciha -per-la musica d,i Te -e me; e le età si succedono nel n1 concl.erci e nei cercarci, Tu ed io. ... » - Il velo di maia, illu ione d'ombi-e colorate che nei moti del o ~i.o> se-parato la creatura BibliotecaGino Bianco •

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