Vita fraterna - anno III - n. 22-24 - 30 nov.-15 dic. 1919

VITA FRATERNA avendo· tutto imparato dali'amore, ·si muov,e con•sicuro istinto rieHa veri~à.. Per questo, malgrado la maggiore cristallina purezza filo- ,. sofica ciel buddismo, è più umano e più divino il cristianesimo, che. invece d'insegnarci anzituUo a mi-rare alla nostra evoluzion:e !>Pi- ~itual,e, d d:à co'me suprema 1egge, daala ,quale ogni altra spontaneamente verrà ad ema11-are,l',amore per Di-oe l'amore ·per ] prossimo; ed alle menti- immature che chiedono se l'infermit<:"tdell'uomo sia cagion"ata dai pieccati propri· o da que!Li dei suoi avi, Gesù risponde con la causa prima., essenziale, che sol:a deve guidare i giudizi e le a.zÌ<onidegli uomini: « Ciò avv-iene affinchè sia manifesta la glorii di Dio» - e con !'-esempio d-eJbene che Egli fa all'infermo. ·Ora, si risveglierebbe mai in .cuore al buddismo questo caldo -cris,tiiano amore che solo nell'avv,enire varrebbe ad attivare le sue grnndi forze arrestate in una negatività tutta intellettuale? Potr-à ess:o subire questa vivificante penetrazione senza perdere la sua .,purezza filooofica,? - Io mi chiedevo questo ,prima cli conoscere Git{f,njali. Ed ecc-o che qui il problema già si risolve con ta-1,esempliciÙ, tale facilit-it: da non se1111brarela soluzione <l'un problema. Qui la compagine cristallina, sì, ma ormai anche cristallizzata dell-a rdigione orientale è penetra_ta dal:l'amore per Dio dei santi cri- ,:iani; ma non si scitrpa, non si s,gretol,a a contatto d'un elemen,to estraneo:·semp,licemente si scioglie in commosso-mare cli vita spiritua!,e. E' l'identica ·sostanza, ma un sole l'ha tocca e penetrata ·•:utta, sì che non .è p•iù un forma, ma uri fluido moto di 01 de che quel so.fe governa. ·E cotesto sole è Dio ,amato dall'uomo. Il Brama del quale _il creato è -emanazione, che è tutt'uno con :\'anima umana, della più alta concezione filosofica indiana, pervade tutto Gita11jali; ma vi è amato -con umana affettuosa tenerezza che sente çli rivo,lgersi ali' Iddio tutto .amore._ Meravigliosamente al poeta è concessa « la gioia del senso dell'Uno nel contatto deii molti»; è amando le sne innumerevoli manif.estazioni oh'egli ama l'Iddio unico al di là di ' ogni manifrstaziorne. Ed è perchè egE senite che Dio lo ama, ama_ Lu~individualmente, e gioiscè dell'amore di questa sua. creatura,, che egli può amarlo -eo-sì naturalmente, come le crea-ture si am.ano fra loro, con m,alinconi,a, con .gioia, con poesia. Ed amandolo ·così, egli sente· in Dio 1.ma diviJht malinconia, una diYina gioia,. una dlivina ,po·esiai; e da questa af.finità nasce ,amorosa comunione; amicizia, diremmo umanamente. Ma pur nelì'affinità. Iddio è l'infinito, è'J'eterno, è mistero per J-a Sua -er-eatnra; onde quest,a, pur nell'amic.izi'a, prova per Lui quel.Ja ca.Ida passione religiosa ~iblioteca Gino Bianco

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