Vita fraterna - anno III - n. 22-24 - 30 nov.-15 dic. 1919

- \'ITA FR.!\TF.RNA L'intellett·o da olo giunge empre a conseguenze negative, v~.:;amente contrarie 1alla verità intera della vita. Tutta 1a forza po 1tiva umana ta 1ìell'amore, i,l quale non conclude, m>a agisce. li. pensiero .conduce l'uomo per la sua verace via olo nella misura in cui è moc o e animato dall'amore; non a,ppena ramore manca, a verità. più profonda, più logicamente composta, si muta in errore. Ed è ovvio che perchè una religione sia vh-a deve animarla l'amore per Dio. Ora, sarebbe cecità negare ch·es o po sa e istere )lei buddismo; con Socrate ripetiiamo che le -co e divine _presuppongono _Dio, e chi ama· quelle ama Lui. E nel suo periodo storico più fattivo e glorioso, quando aboliva la pena di morte e ist.tuiva ospedali per gli uomi_ni e per le bestie, il buddismo era religione di puri imo amore. Ma nella crescente fusione del1e razze -e-nella sempre maggiore assimilaizone reciproca del loro pensiero, non è più i'oriente d'un tempo, anzi non è più l'oriente solo, •che mette al a prova la vitalità. del •buddismo, come di ogni altra religione. Certo, fusioni e sviluppi aspettano le religioni nell'avveniré; ma per essere rel"gione e non intellettualismo es a dovrà fare ap_pe1lo empre più viY'o. sempre -più diretto, all'amore dell'uomo. Forse r:ol trascorrer:e dei ecoli cresce nell'uomo l'or 0 oglio intell-ettuia1e, cr-esce fa ,proclività. all'errore di bastare a se tesso; icchè saziare la mente non ba~fa ,più a suscitare l'amore; e se oggi più ché mai una religione dee -poter soddisfare questa no tra inquietissima mente (donde il modei:no interesse nella sapienza religiosa dell'oriente). pure. oggi più che mai, per essere religione deve dirci « Dio:)), -e _piegarci le -ginocchia in adorazione commo sa, in amo-- rosa preghiera, in comunione <liretta col nostro Padre ~eleste, il no tro sulJ)remo Re, il nostro migliore Amico, cbe pur nel Suo mitei-o d'eternità. :e d'inìfinito è con ciascuno di noi giorno per giorno e c · ama come solo l'Amore può amare. E e rivelare J'unità.- dello pirito e ia via deE progresso spirituale poteva forse bastare a una · epoca (e per un popolo) in .cui l'intelletto umano, più giovane ,e p· ù ,;igorosamente istintivo, era tutt'uno con 1-amor-e, oggi, percliè !'nomo non erri, occorre che prima di conoscere la bellezza della . propria ascesa egli senta amore per ·1 divino iri ciascuna creatura che gli è vicina, ch'egli senta amore per. Dio, e -per questo amore agisca. Questa iniziazione tutta morale talvolta viene offuscata piutrosto che illuminata da -una soverchia o prematura iniziazione intel ettuale, la quale porta l'uomo ad agire secondo il. valore- che il uo intelletto (oggi riccamente nutrito ed attivissimo pnma che maturo) attribuisce 1a3lesue azioni, molto più dle _per puro amore. Mentre è solo dopo una lunga iniziazione morale che il pensiero, • I Biblioteca Gino Bianco

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