Vita fraterna - anno III - n. 20-21 - 31 ott.-15 nov. 1919

VITA l"JtATltRNA i Santi :Padri pi,ù r~be11i~,pér sostenere nonl la necessità, ·ma la gi<ustizia d:ella lotta d~ classe, ruegandb poco· cristianiamente ad una parte dell'umanità q,ualu:rrque dli•r.iuodii vita. Cè da stupÌ!re, ma è fa,ci!,e .<,piegare qures1:ofrenometllOdli rov,estciamento dei fattori morali,, quando si poI11gamerute, che la secondla. piazza era stata la- 'vorata ,dia or:ato·ri ,so.cialisti, a oui, neH'int-e11essedel ,partito, biso- 'gnava pur fare -co111oorrenza. · . Fìu appunto dopo questo incidJente lche io mi <llom.an<llavocqn giiusta apprensione cosa àvver'l'ài ,dloma111i,quando le donne ,parteciperanno ai comizi ,e al voto, q,uaJt11dosaranno ,elettrici ed eJ.ette. La domanda non voleva essere un atto dii ,contnizione per' avere 'sostenuto d~ at'llni oo ann'Ì il doveroso •riconoscime111toidi questo di- .:riitto fe:mini111i1e,~er •ra,gioruiesclusivamente i,deali, senza farmi offuscare la mente dallie trovatine dell'uguaglianza dei ,sessi diellie più focose femminii'ste (~he Dio ipreserv-i le d'onne da quest'esaltazione 6erébrale dli ak1.me 1o,ro coll,eghe); nè, taruto meno, diagli argomenti baisati sulfi111feriotj,tà che ,cost'ituli 1rono ·il cava.Ilo di. batta-glia di tutto il vecchj,u,me-maiscihile incartapecor"ito• t11eisuoi- privilegiiimed!io.eval!i.Ma, r,i1Pe111Srandiodi an:c:he oggw, la trovo _lo,giùcaper un id!ealista; penchè a nessuno può ,sfog,gire la ,gravità dcl f.enonien:o elett()'rale, capace di -conrompere le •coscienze più .nette, e di. ·dar parvenza d'idiealità a!l,e (Pl!Jessionidieigli interessi che gravitano su .dli esso. O.gigi, .in fin. dici wnt-Ìi, molte cose si d'ebbono rimprovera-re al1e don.ne italiane, ma una certo non davvero: la manrcaI11Zadi, ideaHtà, d~ ,disinteresse, <l'i sacr5 1fiicio·che aibbondan.o irn.- vece in ogni loro atto in"dividluale o ,collettivo, ,riell'int_etno della ·f_aimfugliao in quello de)la soc/ietà. Qu·este dot,i mora~i ,che d sono, _ riusciranno. domani a valorizzarsi e a valoriZizar;e la vita !POiitica o sa-rancr10'invece -sommerse? P'enchè la- politiica non è" !Sempre una cosa pulita (mi. vérrebb:e una voglia matta di dir «mai:.), e sembra che ciò sia natùra4e, se anche un fil:Osofo id'ea1ista, il Croce, jJ:a trova tà1e. Ora: è lbene ohe l'ideafità, i'l- d'isinteresse, il sacrifi,dio che le don1t1:eposisegg011Joallo stato n~turale vetiiga corroso , dia questa ~pec.i,e di giostra· a cui si accedle col volto colorito pe!t" uscirne invece q,uas'i sempre col volto molto pall.ido? E che ne sarà di quelle funzàoini strettamente femminili, la casa, la famiglia, i fi.gl,i11.1oli', <::hehanno invece ta111to,ma tanto bisogtno di quelle dbti morali per compì,erisi? C'è un esemp,io fresco fresco dlii ,quanto è avvenuto du-rantè la g;t:1erra. Molte don.n~ 1si.gnò.rin1eo no, sono UISlCited1 casa per sup,- pÌiire gli uomlini mancanti ruei pubblid impi~hi. Hanno C05Ì otte- ,n,uto <li ,colipo ,u,na libertà inai sognata, u11 bilancio frnanziario mai Biblioteca Gino Bianco

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