Vita fraterna - anno III - n. 20-21 - 31 ott.-15 nov. 1919

VITA FRATERNA Discussioni. La lotta che non educa Pt1bblù:ando queste riflessioii,i attuçz/-i di Giovanni Marchi, le po11ianw, sot!o la n,brica « Discussioni )) augurandoci che essa f,ossa _ acccgliere, di mrn~ero ·n numero, scambi di idee e dibattiti, fecondi di chiariment · e tR intese superiori. Que to febbrile periodo di vita lettorale -mi ha indotto ad alcune rif!e sio1ni un po' amare suH'iin-capacità dielle fo11iea formarsi una cosoienza incllivid'uale ca,paice d'i ,saper.si orientare in, quest'ag1rovi:gliarsi d,i uomini e di iprogr.ammi "Che si aocapigliano sulle pi,azze e .sui giornali, ,quando non giunga,no -come in al-cuni luoghi, a 1 battagl~e vere ,e proprie che hanno i loro morti e i loro foriti E mi sono dloma.a:udatocosa avverrà domani quando alla folla masichilie, così i111si'l)iente ,così ipoliticamente iined1.11c.ata, si aggiungerà una folla femminile non o1o ver-gtne alla lotta politi-ca, ma igniara a<ldirittiura <lei l)I"oblemi sociali ipiù wrg-en.ti.,e delle vie incFi-penl3aibiliper potedi ~ollecitamente rti olveire. Perchè l'atto. del voto non s.taJ tanto neHa funzioJ1e materia.:e di deporre una sr.::hed-ain- tin·',urna, quanto :nel saiper distiin~uere progrr-a.mma. da programma ed uomo d:a. uomo, in ,rapportq ai bi og;ni contingenti deila nazian.-e e a'Ì finri c'he, attraverso la 'risoliuziooe di que'i bìsognii; eia cuno ·intiend,e raggiungere. Gli ·uomini certo non iSOnoda ta:n.to; clii afferma il contrario, o è ,cie;co, o fiui.:gedi nOil!vooere, pr-e-oiccupato solo dai propri interes.sli, elettorali, che coincidono quasii 6empre con la miinore edu- <:azion,e tP-OSSibiledella massa -che egli chiama a raccolta. Chi, invece, come me, ha ·lfila veoohia prat:ica dlella piazza deve pure -conf,essare il <lis,guto, non olo dei fischi, ma aruche quello -degli applausi, rrnos · ambedue dia ,un corutr-a,sto o da un'adec...ione d intenessi puramente materiali, e mai <la diffcrenzazioni od uniollli i- <llealii_che,il popolo, nella ua g,ra'Illdema,g;grioranza, non comprende. Che çue a c!liagnosi psi.cologi,ca corrifipo;nda a verità lo prova la corsa ali'arnitvilsm.o d!eruprograrrnmi e <lei omferenzieri; onde non è ,q.iff11eileil icaso che avvenga, come al sotto~itto, di dover sostenere a breve differenza :con la stessa ,persona dello te o !PélTtito drne ,contrad'ditorì im ,cui ne] primo, l'avver ario fece appello a tutti i dettamri. evudgeliai per so teniere 1a nece •.si à della -collaborazione di cla'S$e, e iel s-e::onoo sfruttò al ma_simo possibile tutti Biblioteca Gino Bianco

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