Vita fraterna - anno III - n. 20-21 - 31 ott.-15 nov. 1919

VITA FRATERNA volte e abt-ora -p,erchè ubbi<ii,s,se e venisse vicino a lui, le ha dato uno schiaffetto sulla ma,n,o! » -. - « Era proprio un bel modo di attirare la piccola, Campi!» - esclainai. Ma· il soldato c-o,n aria an111oiata, diede una .crollatina di spa.lle·. « Co;sa vuole ·che mi importi di quella cosa lì? Non vuole veni.re .con me? vuo1 starse111e cotn la monna? Se· ne .!Stia!>> -,- Ma gli si · •leggeva <11ell'ani.mo la pena seg.re-ta che a tutti i costi voleva, na- .scondere. Era uno strano mi,s.cuglio di buone e di cattive qualità, im fondo però·si i,ndÒvinava in lui un cuore eccellente se abbandoilato ai- prop-ri. impul'si•, ma capace di og.ni atto, se istigato dai compa,gn.i verso gli « ideali sociali». Ra-ccontava ·un giorno della vifa .che conduceva in Isviz;ze!t'a: 1lavoratore indefesso era pronto ad abbandonare un'o·pera ,che· anche gli dava buoni guadag·ni, qu;i.ndo gli .pareva che. h1i e· i suoi compagni fossero vittima <ii ingiustizia e a orga,nilzza re uino sciopero. - « Ero tun famoso· organizzatore di sèioperi .non solame,nte a B. dove abitavo, ma an,che iin altre città dove sapevo vi erano compa,gni oppressi d.a padron.i ingiu·sti. E guai ai krumiri ! Sa, signorina: quando si· sapeva che alcuni nostri ,compagni, avrebbero riprc-so il lav.oro, nOln cura,nti lo sciopero, noi si andava di notte s'ttl lavoro, si tagliavamo le funi che tenevano legati i ponti della fabbrica in costruzione e oosì il ma,ttino appresso ..... >>- Non lo la·sciai terminare, di tanto o-rrÒre mi' riempì la vi,sione del fatto e, vanamente, appellandomi al fon.do di bontà che eni nel suo cuore traviato, ma non corrotto cercai. di fargli se non comprendere, alme1110intuire la bruta crudeltà deH'atto compiuto con ta•nta in<lifferenza; mi guar-dava, Campi, con gli occhi: che lucevano di uno s,tra•no · fuoc-o, quale 6i rivela nello sguardo dei fanatici e pr•o,s.eguì, calmo: · - « Era neces;saria la più perfetta so•liidarietà al conseg·uimento dello .scopo: loro, ,recandosi a~ lavoro, danneggiavano l'i,ntiera cla-sse operaia». - Dopo breve pau,sa, cont_i,nuò: - « Del resto le ri- _forme, non si -01ttengono mai senza spar,gimento di sangue >>-. In quell'islt;ante prova,i ver.so quel r-ibelle un istintivo moto_ di allon,tanamento: Urn· compa:gno gli domamdò: - « Ma nom. pensavi· che per molti ~i quegli operai - di ·quei krumiri, carichi di famiglia - la so- ~pen,si()ln_edel lavoro. era questione •di vita o di morte? >l .- ,, }.fac- · chè! » - rispose Campi. - « Le ,società di ,soccorso, le camere del lavoro. <lavano su~.sidi, distribuivan.o gratuitamente le minestre. Quente volte io pure dopo aver dato tutto il mio per la causa coBiblioteca Gino Bianco

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