Vita fraterna - anno III - n. 20-21 - 31 ott.-15 nov. 1919

VITA FRATJ!:RN.\ ;;, Parlava tran.quil!1o come se descri-vesse una innocua pa-~eggiata al chiaro di luna, e a me che cerca,vo di far..,,li comprendere l'insania di a,!cune sue teorie «ultra>> -spinte, rispondeya: - « Lei signorina non apparti:ene aHa n~tra classe .lavoratrice, dunque non può capire» -. Alcuni giorni dopo, .avendo io portato a Campi e al suo compagno fedele, l'occorrerute per eseguire certi lavori in u rafia», compresi di av.er dìssiipato l'ultimo residuo di ostilità che quello spirito r~be'lle nutr.iva verso di me. Non entrava aocora direttamente in ,discorso con me - a questo punto non eraYamo giunti, chè un infl~ssibile orgoglio~ ,più tardi l'ho compreso, lo faceva rifu 0 gire dà qualsi.ais.i atti<>che, anche t-0nrta<t1amente,sapesse di sottomi sione - ma .afferrandosi ad un qualunque addentellato prendeva parte ai discorsi. Mi parlavano i soldati' dei1Joro bimbi dei loro nipot101 e Campi .mi diSiSe che quel giorno - era domenica - as_pettava_ 1a visita de1la -sua bambiITTa. - <e Come, avet-e una bambi•na; Campi?» - u Certio » - mi rispo-e. - << Di tre anni». Levò di sotto il cuscino un portafoglio e mi mostrò la fotografia: un visetto graziioso e spaurito c.o,n,un ciuffetti.no di ca-pelli legati- a sommo del capo a guisa d~ cresta. - K L'h() portata dalla Svizzera con me, la mia bambina, quando sono venuto ad a-rruolaTmi. Aveva i I mesi, si figuri! Adesso sta con mia madre qui vicino, mel ..nosfr.o paese.» - Sul voi o o-ii apparve il breve sorriso t.:he g:li serenava la fisonomia . - « Davvero? Ma perchè l'avete portata? _ on potevate la- - ciarla l.à con vos•tira moglie?» - (da molti anni i era stabilito in una citltadina al co,ndine svizzero dove lavorava da muratore e dove la moglie riceveva un buon sllipendio quale operaia in una fabbirica èli orofogi). - ,e La ciar1a là? Le pare? Io voglio -che mia ;figlia ere ca italia;na. ella sua voce vibrava m1a 'Ilota di fierezza che mi recò, gioia di udire. Pensai che « ocialis a rivoluzionario» fosse .... .« qualcosa molto meno» di anarchico, almen.o per quel tanto che le parole di Campi mi rivelavano de.1le sue attitudini. Il giorno seguente o-li chiesi come ,.ave se trovato la sua bamh;ina. Sul volto gli passò l'ombra dei gio ni di cattivo umo.re. -: « Sonio tutti uguali i bambini. Tutti noiosi!» - Lo 0 uardai s,tupita, ma it vicino di letto, l'amico devoto e fedele, mi disse riqendo: - « Sa, signorina, Campi, si è t.izzito per-ehè la sua bambina non .g'li faceva abbastanza festa: fido io, lo ha veduto poche Biblioteca Gino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==