Vita fraterna - anno III - n. 20-21 - 31 ott.-15 nov. 1919

VITA FRATERNA in atto e per .sentire tutta la possente vitalità delle ue creature che nessun romanrzo supera. ~•esempio massimo vale per i casi minori, e solo l'avvenÌire mmprenderà pienamente la novità e il valore di qu~a qual.ità di Gitanjali che forse confusamente ho additata chiamandola !'al d~ là della parola, l'anima dei fatti, l'i- (lesprimibile musica della vita V'ivelllte. La JParola si è raffinata e insieme solidificata, è divenuta matita, colore, scalpello, scientifico strumento di analisi che lavora ulla vita vissuta; ora essa tende a lasciare il disegno e darsi alla musica, per rinnovar i ed essere voce de1la vita vivente. Non mu-_ sica esteriore - fine a se te a - di suoni e cadenze QTadevoli all'orecchio, chè igià troppo 14 parola si è invilita in tale gioco. Ma essa vuole esprimere con le idee come la musica esprime coi suoni .qualcosa che è al di là dei suoni tes i, la vita nel uo vi_vo preente. Invece di voler fermare immagini di vita adorne d'accesori esteriori, la parola vuol divenire anzitutto veicolo .di risonanze vive che attorno le vibrino in perenni ondate enza limiti nelle qu1 li si senta immerso quegli che con lei viene a contatto. Ma cotesta musica che la parola porta seco è unicamente la vita di hi la pronunzia; tutto il fascino di Gitan.jali è l'anima che così sente e canta, l'anima che così vive; for e non pensiamo ad essa, ma è pur sempre la sua vita individuale che ~en ìamo ed amiamo al di là del1e parole. Sicchè _non è con mezzi e teriorì che la musica della parola si ottiene. Una ricca vi.a interiore cbe -canta econdo il suo- bisogno di canto: ecco ciò che la crea. Una fantasia che è passata per le profondità della vita morale, che invece di muover subito verso l'esterno senza contatto ron ia coscienza dell'individuo, fluisce interiormente attraverso tutte le attività dello ,spirito, avvivandone la stes a reallà con la 1+a·potenza creatrice prima di sgorgare in canto: ecco ciò che la...crea. E quanto più vivo è lo pìrito, tanto più semplici le parole ch'esso trova per i1 suo cant:Q; ,d'istinto trova la pa>rola essenzi2ile, niti a ed e e- :nen4re insieme, a ta a trasmettere 1a. ua vita. olo per questa via e musicale> la parola può liberarsi dalle ,preoccupazioni e le uperfluità della soverchia coltura, e farsi nuova, semplice, vitale. E' una via umile e <:oraggiosa, poichè si crea110 piccole co e poco aippariscenti; e quanti ·udiranno la musica interiore? Sembreranno pochi. Ma l'anima d'oggi ne ha sete, è tutta prote a ad a col are; _ e- impara a sentire. Qùando avrà imparato. il valore di Gita1ija1i. arà compreso. Ma hon po!S,Siamoritornare a Gita.njal,i, enza prima percorrere la via \e qui ci si apre innanzi. Biblioteca Ginb Bianco -

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