Vita fraterna - anno III - n. 16-19 - 31 ago.-15 ott. 1919

322 VITA FRATERNA e a te, attraverso di esse nella, bellezza d'un fiore, nella vita . d'un eroe, nella malinconia d'un desiderio. - E se proviamo tale senso di poesia di fronte a ciò che si, attua a,rmoniosamente in tutta gioia e bellezza, perchè a11ora tanta e forse più profonda poesia sentiamo in ogni amelante incompletezza, in tutto ciò che è rimpia;nto, desiderio, lotta, mistero .... se non, perchè ivi, più ferve il dramma fra l'umana ,finitezza e· !'In.finito dello spirito in cui pur ci moviamo; p.erchè è legge di questa vita che Dio sop,ratutto viene alì'uomo ne1 senso della sua mancanza .... Jl poetico è il ·divino; e più uno· spirito vive presso a Dio, più il mondo è pieno di ,poesia per· lui - anche se è a>11,alfabeta e non conosce la parola poesia. E Ja sua vita è ,poesia per il mondo, an·che s'egli lo ignora, e ,solo .sa che lietamente vive, come i cari bambini - o solo sa che soffre e lavora, come Beethoven, sordo, povero, solita-rio. Con G1·ta:njaLi penetriamo in ·quest'intimo segreto della poesia. Tutta da lì promana !_'emozione poetica che ·su,scitano questi canti. Nulla> <li esteriore coopera a darla; non a,rmonia di verso, poichè li leggiamo in prosa, e ,la •lingua ingles-e è poco adatta per traduzioni di versi in prosa; non fantasia pittrice, perchè malgrado la espressio:ne sia -continuamente ,figurata, non vi è colorito -e plasticità. Le immagini non sono ornamento, « manto o monile» .al pensiero, ma quakosa di, più semplice, •di più istintivo - il corpo ~tesso in cui l'idea s'incarna per manifesetarsi umanamente. Umih,, nude., scarne, coteste i.nrmagini di ·.Gitmnjali; ma hanno il fascino deW.alta. passione che arde in loro. Este.riormente · questi, versi sono come il piccolo flauto di canna, « semplice e diritto», a1 quale· il poeta vuole che assomigli, fa propria vita affinchè Iddio vi suoni la sua musica. Gitanjali è tutto d'una musicalità mera.vigli osa; il pensiero è colto là ove esso è musica allo spirito, senza appesant1rlo e raffreddarlo in forme visibili. Noi no:n lo vediamo; solo il breve giunco semplice e diritto è visibile in cotesti canti; ma att.raver.so di ~sso udiamo la più ·pura musica le note che il fiato divino suona nella creatura umana. La viita diviene pensiero. diviene immagine, quanè.o già è vissuta; nel suo p.resente non ha ,parola o -raffigurazione; è h musica dello spirito. (I). Gita,njali tutto risuona di questa inesprimibile risonanza del momento vivo. (Il quale può bensì riguardare il,· (1) In un altro ordine d'idee, è questa la differenza fra la musica e le altre arti, ch'essa conserva, e dà, il senso dell' inafferabile momento attuale della vita. Biblioteca Gino Bianco

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