Vita fraterna - anno III - n. 16-19 - 31 ago.-15 ott. 1919

320 VITA FRATERNA diosa sta ogni elèmento di bellezza, e la• •sa;ute è la salvezza dell'uomo, mi sono sempre. parsi i:ndividui. che molto facilmente si contenrtano, o.pipure - i \fautori ,più rispettabili dell'idea - individui che teo'fizzano .a tavolino, lon'tani dall.a vita quando qualsiasi propugnatore della rinunzia pier la rinunz_ia. Perchè si ha un bel dire: F.atti in là dolore! A me la gioia!. .. » Per poco che si vìva, si tr.ova che la gioia non 1èmica un oane che viene al richiamo, o una pese.a matura a portata di mano. Può magari succederee ch1e sia ' Camme le chien de Jean Nivelle Qui s' en va quand on l' appelle, o ti si svapora fra le dita quando· credevi, di tenerla forte .... E allora., •chi ti mostrerà il valore del sacrificio, la bellezza delle còra,ggiose rinunzie, forse potrà aiutarti a vivere, ad agire, a sorridere, ad accogliere con pio amor<e quello che la vita avrà a11_cotadi bu.ono per te; ma chi ti dirà che sol,o nel godere sta tutto il bene e la beUez.za, ti spipger-à a gettarti rnel primo pozzo che incontri: visto che invano tu vivi, poi'l::hè,la felicità non vuol saper111edi te. E dunque non ,è vero che per questa via si va verso la serenità e l'armonia e la .pienezza; si va verso la disperazione, oppure verso una ~povertà <li vita ver.a, .in cui ogni più alta capacità alla gioia si fa ottusa. Così ripensai ancora una- volta leggendo iquello che si diceva . di Rabindrn:nath Tagore. Ma fu diverso legg·ere il suo volume. Davvero egli parla dal cuore della vita,, e al. cuore ·della v-ita si giunge per le vie del dolore. Egli pa.rla con quella profondità di esperienza dolorosa 'Che affina tutte 1e potenze dello spirito e fa accogliere la gioi.a corn una serenità e insieme una commozione che sono ignorate a chi non ha mai .accettato di soffrire. · « La libertà non è nella rinun:zia »: questo è vero in dùe sensi. Finchè l'Ùomo sente di ri1mnziare, egli n~n è .libero dal desiderio per la cosa. rinunziata; ma quello che più vale, la libertà .fiu1e,a se stessa, da raggiungersi mediante rinunzie ohe spezzino ,ogni legarne con la vita. è egoismo, è presunzione, oltre che 1mpossibilità. Solo attraverso i suoi, vincoli umani !"uomo può - deve, - attuare la sua ostacoli ai suoi movimenti non chi sta immobile o ·chi tenta distruggere t½tto ciò ché gli_·contrasta, ma solo chi pone il moto delle sue membra in armonia col mondo esteriore. Ma perchè egli potesse giungere a cantare « L'amplesso della libertà io sento in mille vinco,Ji di gioie», -occorreva che prima BibliotecaGino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==