Vita fraterna - anno III - n. 16-19 - 31 ago.-15 ott. 1919

318 VITA FRATERNA ad altri uomini ma a Dio; egli parla a Dio, o esprime ciò che Di:.> gli <lice. E questi canti .offerti a Dio non sono mai esaJt:i.zioni, nè intel-· lettualismi: sono parole del vivo dramma fra l'uomo e Dio. Un dramma di tutti i, Jempi e <li tutte le genti. Quando ho letti Gitanja/;i mi è parso di vedere attraversa i secoli una finea sulla quale primeggiavano tre opere: i Salmi, l'Irn·itaz.Jone dì 'Cristo, e G'ùanfaJ..i. Il dramma. fra l'uomo ,e Dio -è cantato da moltissime altrè opere (sopra ti1tte, la Divitna Conimedia) ma l'affinità ch'io sento fra queste tre, ,p,ur tanto diverse, sta n,e1l'intimo della loro origine e n.ella qualità <li valore che hanno per le anime; v::alore provato,dai secoli• per le 1lrime due. Non sono e•laborata opera di poeta o filosofo che ripensa il SUO,intimo dramma •e vi crea su un libro. Sono espressioni. che la vita, religiosa si compone spon- . taneamente, che dall'ardente crogiuolo del cttore sorgono conce!ltrate, sempiiific.ate, ma pu.r libere da ogni esteriore costrizione - ,inni, :meditazioni, .pre:g1hiere, in cui Dio e l'uÒmo si parlano. E l'ani~ e.be così formula ed effonde la. propria, vita spirituale, pone bensì tutte le forze del suo ;pensiero, della, sua cultura, in questo lavoro, ma senza cos.ciente studio, solo per amore ,di Dio, per intenso caidissi.mò amore. E' ,questo che in, tutt'e tr,e opere fonde la considerazione di sè con J'obl'io di sè, e salva il poeta dall'amore per le Sue creature, le Sue opere, le Sue leggi. studio morale del proprio io si scompagna dall'amore per Dio - dall'a~ore per le Sue creature, le sue opere, le sue leggi. E tutt'e tre s.i somighano nella semplicità - quella semplicità p,ur complessa., fattia d'amo.re, d'uaniltà 1 •di libertà, e delle più liete e fresche qualità della fanciullezza. che abbiamo impa.rato a chiamar,e semplicità francescana. E ancora, si somigliano - 'I)er•chè sono così diverse; ciascuna rappresenta ut1 diverso momento nella storia dell'an,ima, ciascuna occupa simile posto rispetto alla p.ropria epoca. Sin'ara, tutte le parole di bal genere troppo somigliavano o, ai Salm,i o alla Imitazione; derivaYano, se non da queste opere in s:è stesse, almeno cle,gli stessi stadi di sviluppo SJ)iritualie che le ha ispirate. M:a G'itanjali appartiene a un nuovo tempo; c.ome quelle opere, pur radi,can-èosi p,ro,fon'Cl.amentenel passato, è parola nuoya: e per questo io lo v'ed-0 accanto a quelle. E ancora: tanto i Salm,i che l'Imitazione divennero parola di tutti i cuori, .rag.giunsero la loro miassima efficacia, interi secoli do'po, che furono comtpost'i. Così ne sarà di questo piccolo volume cli Gitanjali: quante clamorose ,chiassate saranno spente e obliate BibliotecaGino Bianco

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