Vita fraterna - anno III - n. 16-19 - 31 ago.-15 ott. 1919

306 VITA FRATERNA i.1bÒllettino e, ad ogni azione di gloria compiuta dai nostri, iL suo volto si eccendeva di orgogliosa letizia. Odiava l'austriaco e il tedesco de!Ì'odio tenace proprio delle perso11e moralmente, profondamente sane verso tutto ciò che è menzogna, tradimento. Come appassionatamente ascoltava e seguiva l'esaltazione dell'amor patrio! Ricordo: il giorno di Pasqua, per la prima volta Baldin ebbe il permesso di mangiare in refettorio, fra i compagni. La stanza ·era ornata di fiori, il menu, si annunciava vario e succolento: cosa di più per rallegrare quei figliuoli di vent'anni ai quali la vita diceva ancora forti parole di speranza e di gioia? Prima del rancio, u11 tenente pronunciò un,. bello, piano e vibrato discorso patriottico. Il mio sguardo passando suile teste dei soldati, si fermò su Baldini: l'ardito pareva non respirasse più, tanto era assorto nelle parole del tenente. E quando il discorso fu terminato, e le vi<vande com\parvero, a me, che stavo osservando 1 Ìa -d~striibuzione, Baldin disse con voce commossa: - « Come ha parlato bene! Quasi mi pareva di sentire il mio tenente! ». Prima di lasciare l'ospedale mi pregò di un· favore: da lungo tempo voleva parlarmente e non osava; mi disse che avrebbe desiderato iil d.iistintli'Vodegli ar'<iitii. La 1sua ,gioia e la sua r'konoocenza quando g1i portai il fregio non ,si ipos-sono dire!• (vo1eva ad ogni 1costo riniu.nerarmi, ,povero raigazzo ! ma come fare se -~1 sergente di ctiocitplima in seguiilto aid Ùn Ìiti.gio ravvenuto per i~ ,gioco cle'l1e-carte, <lii1s1trii1buia"~,a 1s0Mati sui loro deposi:t·i solo 50 centesimi alla settimana ,e questi denari non bastavano nè [Pure per i fran;co,bolJJ?'i) A,1 mattino ,cleJlla sua 1partenza merntre gli cucivo sulla giubba il distintivo della campagna egli mi disse con voce in cur tremava una promessa forte e sacra: - « Quando tornerò da lassù, vicino a questo» - e accennò al nastrino tricolore - « ci sarà un ·nastrino azzurro». - Lo guardai coi: ammirazione e non seppi rispondere a qttesta promessa che era affermazione: ogni risposta mi sembrava banale e meschina. · Li sua figura mi· si· affaccia al pensiero,· superbamente ritta in calmo attegigianiento di sifidla e di attesa quale J_)eirso1J,iifroaz4ine di questa nostra bella giovinezza italiana che, eretta nel sole sulle aspre balze attende - per combatterla c-0n armi leali coraggiosamente orgdgliosa, il nemico annidato nell'ombra. - Como, settembre 1918. BibliotecaGino Bianco Anna Primavesi. lnf. voi. C. R. I.

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