Vita fraterna - anno III - n. 8-9 - 30 apr.-15 mag. 1919

\ \ VITA FRATERNA avrebbe coronato l'attuazione della missione d'Italia tra i po_poli, e avrebbe ottenuto insieme il meglio per sè e per gli altri: la pace vera e duratura perchè. fondata sul.Ja giustizia per tutti; - avrebbe ottenuto la benemerenza presso tutti i popoli che avrebbe difeso così, - e un prestigio immenso nel mondo: il suo alto e puro prestigio. Sarebbe, davvéro, questa, la parte dell'Italia. Invece il governo che non governa, i rappresentanti che non rappresentano, hanno fatto tutt'altro. Testimoni del.le trattative rigu::irdanti interessi altrui, prima che gl' interessi italiani fossero posti sul tal)peto, sono stati acquiescenti a tutte le transazio.ni, a tutti gli adattamenti che di quei principi si facevano per :Servire questo o quel mi;erabile intP.resse particolare -- per :1 pensiero di ti ovare acquiescenti poi gli aìtri dk loro richieste. Ma quando sul tappeto son arrivate le questioni nostre parricclari, i nostri interessi, hanno scoperto a un. tratto che, lasciando demolire i principii ideali di giustizia, avevano lasciato togliere il più saldo . fondai-nento degl' interessi d' I tali a: poichè <• ciò che per altri può essere semplicemente dovere morale. è . legge di vita ·per noi>>. · Preoccupandosi solo di una questione territoriale fissata in un patto vecchio ,artificioso, sorpassato dagli eventi e dal sentimento della nazione, e che trascurava e abbandonava una gemma di italianità purissima e appassionata quale Fiume, - essi hanno lasciato rifabbricare l'Austria, la cui fine era stato il risultato miraQ_il~ de1la vittoria italiana ,ed è la condizione della nostra esistenza, e della libertà dei popoli! · .Ora - posta a questo punto di nuov◊' al popolo (- parlamento) italiano la questio-ne di fiducia nei suoi rappresentanti, il voto del parlamento l'ha riconfermata. E qui - ecco i pareri di Semplicetta .... Io non capisco perchè si è sentito da tutti questo dovere! All'indomani di Caporetto si è dato il massimo potere civile a quelo appunto la cui politica interna si era continuato a deplorare prima come quella che avrebbe portato il paese a cis che dopo si è appunto chiamàto « Caporetto ». · All'indomani o all'immediata vigilia di questo disastro diplomatico, si riconferma clamorosamente la fiducia in quello di cui da più di un anno si deplora la cocci,uta politica estera che si oppone al « delenda ·Austria», ossia non vede, non riconosce, non accetta la parola d'ordine della vittoria, della vita, della missione italiana t Perchè si· fa così? E' proprio· bene? Visto che non è. sincero .... Terrore dei salti nel buio, che fa preferire di rimanere nelle tenebre vecchie, pigrizia, paura, - o invece una più profonda e · illuminata coscie.nza di quella che poss-0 capire e avere i"o, povera Semplicetta. nella mia grande ignoranza?.. .. - Non so. Biblioteca Gino Bianco

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