Vita fraterna - anno III - n. 8-9 - 30 apr.-15 mag. 1919

VITA FRATERNA Piccola questione di forma, dite? Ah, no! Ammonite un fanciullo. costantemente: Bimbo mio, puoi far _meglio. Devi far meglio. No·n è ancora tutto il bene che sai fare -, e vedrete se assai mi1Yliori risultati egli non vi darà, che costantemente dicendogli: ~ Fai 1nale. Fai male. Fai male. Puerile, dite? Già. Noi siamo i gran signori dello spirito; e sdegniamo i piccoli -pragmatismi morali. Ma se provassimo con costanza, con tena eia, vigilanti? Come si creò prima l'atmosfera di .sfiducia (o di quali molecole è fatta l'atmosfera morale?) se per infinite molecole di propositi individuali, promovessimo atmosfera migliore? Contammo sulla mortificazione: riqonosciamo l'incalcolabile valore cieli' esaltazione. Storia, Scuola, Chiesa Od indole, temiamo più Satan,a, che non crediamo in Dio. Nell'uomo, l'animale ci nasconde la « divina· favilla »; e la dimentichiamo. Se tutti e ciascuno, parlandogli, a «quella>> ci rivolgessimo, costantemente, nott credete che essa si ravviverebbe? Io ne sono sicura, anche per l'esperienza di certo mio campicello. Provate nel vo tro e sarà utile a tutto il gran campo. Q11ando l'uomo sia ben ·vivo. l'animale adagio adagio è domato i Nè per forza di rinnegamenti abbiam superato pericoli, ma per afiermazioni in atto. Cristiani, portiamo in luce. con quotidiano proposito, la dì- ~·ina paternità dello spirito . Increduli, esaltiamo le forze che ,, distinguono » l'uomo. In parola ed in atto·. Proviamo. E quando noi al ,, non s'è fatto» sostituiamo il <, dobbiamo fare 1>, sentiamo da recondite profondità salire, spronante, il dovere del « fare» nostro. · Per molt_i· di noi s'è perduta la continuità fluente tra il peusiero e l'atto eh' era maravigliosa caratteristica dei padri. Se nulh1. del p•!nsiero ci è vietato, -se le idealità migliori sono accessibili a noi, e la critica negativa e i «progetti>> positivi gettiamo prodigalmente per ogni verso, 12are un « balzo» ci separi dalla sfera ideativa alla attiva, che ci costa. Infatti la scienza esula dai nostri artieri: l'arte è sogno, cli ochi; l'educazione, la morale, la religione sono spunti <li ma.- g-niloquenza; ma la vita non ne è permeata. Pigrizia e orgoglio. Il sogno è bello-, ma cimentarlo nella prova cor:creta significa e porlo alla critica e alla diminuzione; la nostra sottile voluttà. estetica ne dolora. Il pensiero è bello; ma l'idea altrui si con• trappone alla mia e la svaluta. Ma tradurre in forma. in atto. vuol BibliotecaGino Bianco

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