Vita fraterna - anno III - n. 8-9 - 30 apr.-15 mag. 1919

VITA FRATERNA 133 Il ,·ero idealismo è povero _come Giobbe, è umile come S. Francesco. - Il resto è ideologia. Parola inventata appunto per salvare l'autent" o vaìore del 'altra. Il yero c!.isinteresse di ciascuno non ha ricevuto da la guerra il delì,1itivo igil-lo. Non empre il bel gesto è un atto di fede. Ma la fede è la realtà d'ogni oscuro sacrificio. d'ogni tenace passione. X X X E' ben triste· amme_ttere che da irna così doloi·osa esperienza taluno 1Jossa essere uscito immut.ato o al più con qualche fronzolo di reto1:ica. -- ì\fa forse P.* e C.* non sono nè scettici, nè retorici. Quando per la prima volta io ho udito parlare di anni pe-rd1iti, ia mia anima ha rispo to con un orgasmo confuso. E anch'io ho dubitato per un attimo d.'essermi uggestionato. n·essermi creata un'ilh1sione fittizia. Ma è ·bastato che mi raccoglie si in una evera intro&pez.ione, pr.rchè m'a.pparisse invece la totale inconsistenza di quel dubbio. n attimo. E) mi è sembrato di vivere passato e an 1enire nella sintesi di un ardore inesprim:bile. · Chiunque ha vissuta que.ll'esperienza deve s.entire - se si raccog ie in se stesso - quell'a.rdore. E' come l'effervescenza d'un lievito poJ:ente assorbito eia ogni atomo dell'essere oo,1) indicibile dolore. L'esame di coscienza. i lumina spesso contraddizioni essenziali; rompe l'estasi placida che fa lieve e piana _la vifa. Per questo molti non l'affrontano. Per questo molti elabo,rano on pronta sterilizzazione cli sofismi le, pericolose intuizioni. Ma perchè non tutti si chiedono ogni ~attina destan<dosi: - che cos'è dunque , vita,? F. ogni sera prÌma di coricarsi : - Ho oggi vissuto? · Eppure viene spontaneo di chiederselo ora. dopo aver tante volte intùite le reali ragioni di vivere· ne'.· presentimento di morire. ~XX E un ·altro fatto è bene as~odare. - Che il valore della guerra non si è concretato attraverso la guerra. Bibliote a Gino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==