Vita fraterna - anno III - n. 8-9 - 30 apr.-15 mag. 1919

130 VITA FJtATERNA Bis.ogna sa'.Yare la gentiiezza delìo s-pirito <la qualunque impura minaccia. E' cpdesta ormai ,a necessità meditata dagli un-i. intuita da gli altri. - Ecco: ora io prendo il con.ge<lato iroso e il figlio inquieto del signore per bene. Li metto l'uno di fronte a l'altro. Chi ha ragioP.e? 1Ghi ha torto? li giovane per bene mi fa ripensare con molta amarezza ai giornali, ai discorsi. X X X Eppure sarèbbe così bello, così umano ricordarci oggi di quella fel<leche al ri hanno detta_. ma. che noi a.bbiamo sentita. Sarebbe così necessario ripetersi quella parola, d' amore che aitri hanno scritta, ma che noi esprimevamo dagli occhi . .E che era del nostro cuore. La parola d'ordine del comune avvenire. Sarebbe ~•a nostra vera gloria, compagni ritornanti ! Vi ricordate? Si viveva un tempo gli uni e gli a.Itri appartati, diffid~nti. Dicevano gli uni: - !)Urchè non mi si cresca la ,1>igione;. •purchè mi si conceda un aumento ·c1; salario; purchè non si montino la testa; purchè 11011 credano, a quei fanfaroni di apostoli m mala. fede; purchè ci rispettino come •è giusto. E .in fondo a'Ì cuore sentivano l'orgasmo di un equil.ibrio fittizio. Tra questi eravamo •quasi t1itti noi. Ma oggi noi più non dovremmo essere gli stessi. Dopo di esserci tante volte identificati nel fervore di una commie o•fferta. · Dopo es·ser'Ci sentiti tante volte indispensabili gE Ul1'iagli altri e uguali. Dopo aver tante volte pianto insieme gli stessi morti. Dopo ayer rinunciato tante v:olte insieme a tutto, a la vita, con il recipro'co pttdore deL nostro spasimo, sarebbe così bello, così umano riconoscere : ' Dove le ,preoccupazioni convenziona!li erano lontane, dove i meschini egoismi di origine non premevano ci si senti"va uguali agli a1tri. a tutti. Semplici come i più semplici, umili come i più umili. Si aveva la reciproca confidenza delle nostre debolezze. E ,le loto erano le nostre e le nostre erano le loro. Le cose esteriori dunque ci separano e .ci impediscono la co111Biblioteca Gino Bianco

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