Vita fraterna - anno III - n. 4-5 - 28 feb.-15 mar. 1919

'l"ITA FRATERNA •clali colle piaghe aperte, coi moncherini fasciati, e accorrere a quell'assemblea di Yia San Paolo, ro, dove ognuno dichiarò di porre a disposizione della Patria, nell'ora ciel pericolo, nuovamente, quel che gli era rimasto e che poteva ancora utilmente essere sacrificato per la causa santa della redenzione italiana. E nacque la Sezione lVIutilati, che accorse lassù tra l'eser:cito disperso e centuplicò ogni sua possa per riordinare le fila dei combattenti e ridare ai cuori la fiducia sublime nella -necessitè, e ello strazio @ nella certezza del successo; e nacque il Comitato di Azione che si gettò, come si disse, tra l'esercito e la Tazione, mirabile collegamento ideaJe, invocando per l'uno e per l'altra sereno compimento ciel più arduo dovere. Fu gloria, quest'opera, dei mutilati italiani: opera di cui al pubblico sono sfuggiti molti particolari, molti episodi, molte intime torture e soddisfazioni. Fu opera insonne durata oltre ust anno, e dì cui oggi sarebbe troppo presto e domani sarà troppo tardi ·per scrivere la storia generosa. Gruppo esiglÌo di. numero-, ma fortissimo per ostinazione, per fede, per attività, il Comitatò di Azione ha acquistato alla nostra Patria, per tutti i mutilati italiani, un primato ideale che ·strappò l'ammirazione dei nemici e degli alleati: essi, stroncati, furono all'avanguardia del movimente per la resistenza interna; zoppi, arrivarono per un anno primi dovunque fosse necessario pronunciare una parola d'amore o di battaglia per l'Italia che non doveva moYire e doveva perciò• vincere la guerra; ci-echi, videro luminosamente in ogni penombra delle congiure antinazionali che si stabilivano nel Paese. Al termine cli quella riunione iniziale, un uomo mancava: P'aulncci. •Nessuno lo diede però mancante all'appello. Si sapeva che egli era inchiodato al letto della sua sventura gloriosa: si pensava che, forse, egli in quell'ora avrebbe voluto essere con noi per invitare tutti ad anelare più oltre, per gridare coi suoi compagni la sua adorazione per la Patria colpita da un lutto immeTitato. Ma, ad ogni moto del suo cuore corrispondeva una contra- . zione cli dolore. Ed egli forse aspettava nel suo letto bianco qual- • c11110che gli recasse le nostre buone novelie .... No. Egli aspettava assai più· vicino. Egli ci attendeva, da un'ora,' sulla porta, verso strada. I suoi occhi erano rossi di lag-1-ime, il suo cuore gonfio cli commozione, la sua anima ci pa ·ve 1e,JJacome non mai. · Era venuto per mettersi a disposizione dei suoi compagni che BibliotecaGino Bianco

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