Vita fraterna - anno III - n. 4-5 - 28 feb.-15 mar. 1919

VITA FRATER>IA piego del piccolo gruzzolo per essi raccolto, i nostri fanc.iulli pos- , ano trarre dal proprio lavoro il mezzo di vivere (è a questo che si tende), è necessario raccogliere 1111apriina son.ima f>a.stevol.e per l'alùne11ta2i'.one loro 11el periodo di un anno. Per questo noi ci rivolgiamo a tutte le anime buone, che intorno a noi si raccolgonoper lo studio e per. l'az,ione, affinchè diano, ciascuno nei limiti delle JJroprie possibilità. · · f<'acciamo che l'opera doverosa e santa SIA!. Dipende da tutti noi. <lal nostro entusiasmo, dalla ·nostra YOIGntà. , Facciamo che 11011 si debha rinunciare alla realizzazione di un'idea cristiana per la piccola ragione dell'insufficenza di .mezzi materiali, Sa-rebbe una battaglia perduta. Chi non può dare in denaro, dia in liliri buoni .. in consigli, in supp llettili domestiche, in oggetti comunque utili. , Vita Fraterna attertde e confida, pronta a dare quegli schiarimenti di dettaglio che foss()K'O richiesti. Voc:l cJ.:l Pr:lma."V'era. Se fossi Pittore avrei fe1·ma.fo in note di colo-re t'allù1to dolcissin,o che diede 1111,acommozione reli{liosa. a/l'anima mia. Se fossi poeta lo caiiterei in rime armoniose. Noi~ ho i11vece che le mie spo11l-ieparnle pe.i· t/a.dur·re la bellezza che mi canta. in c1w1·e. All'ora del tramonto i11 111[ sentierinp atpesfl·e. - Gli ti.Iberi. cl,e gli fanne come ,wa volta., son.o anco,·a spogli ed offrono ve·rso il cielo i /01'0 rami ove le gemme turgide aspettano ,w po' di Pioggia e di sole pei· sc/1i4idersi, l bo1·di del se11f1erino sono fior°it-i di pri111A1le,di pervi,nche dall'i4ifèrl.so color vio/à.-a:12ur-ro, Un fr-i11g11ellomodula un dolci.-.si411-0canto, umido ,:,i prit1~i · pio,· q11asi,suppl-ichèvole; poi il can-to si fa. più sicuro e le mite si sgranano Jimpidùsime nel cielo apaJino. Un altro canto risponde piene di feti.zia...... lo e ,:/ mio compagno ci fer,niamw ad ascoltare tra-tte·1u-n<foq11.asi ,'I respiro Per 11011 t1brbai·e q·uell'armo·1~ia.Le &u.e piccole creati1,re sem.brano ù111.aleore 1111 canto al Dio d·i bo1ità che ha fatto 1·ito1·1urr p6mawra ! M,: ch.iH.oin adora2io1,e verso ta buona. te·1°ra.che rinasce, e mi sento 1111~·tàne/il' in.tima- {lio-ia di tutto ciò che r·itorna al/a Vita! · La ·oal/e è ancora tutta nefl'omln-a, sembra do-r,11,Jrenella freschec::a della prima foce. Il sgle avvolge le cime delle in-<mtagne bia11cheggia1iti d-i I •~eve; le illmnina. ~e vivifica, e la 11e--Jei11conta111ù1atadi lass·1l si accende 1wve; le illiu11i11a,le vivifica., e la neve i11co·1itami11-atadi l.assù si accende d,i ·un caJ.do colore rosato. Nn.lla di fnÙ. bello di questo #"1°4rw sole che pùm piano Jcende alla valle r·idestandola ! I fri11,g-11ell-icom/inciano il loro ?foke richiamo;. gli alberi frusciano alla brezzolina che scende col jsole; {lii ima,- merevoh" rigagn.olett·i scen-don dalle prnter,'e gorgoglinado; i fiori, i deli- :.iosi fio-relf.i11.ialpestri schù1.dono le corotle ... Come ii01i se1$/l,re in t..slf.e·q1teste 1•oci -il cantico di gratit-udime verso il Creato-re f Oh! se =i, povei·e anime assetate di luce · e d·i ve1·ità, ',potessi-mo ogn,i giorno riswegUan:i col sole ·e, libero ·i.J more da ogni affetto d-isord,:?balo,.potesjrimo ,mire iJ nosti·o cantico a (f11,ellodelle cose create senza t11rbarne l'a·rmoniiosa fn,rezea t... Pensavo stamane, recand-0-mi ,illa Chi'esa, a//'·i1~effa.bNe dolceeea di ch·i può sen!irsi puro come la p,.,·ma /11ce dell'alba! Eremo - Mar20 , 91 g. CENERI!. ; Biblioteca Gino Bianco

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