Vita fraterna - anno III - n. 4-5 - 28 feb.-15 mar. 1919

VITA FRATERNA 79 L'Italia, che pure ha il popolo meraviglioso che abbiamo conosciuto in guerra, è la Nazione che ha la maggior- deficienza cli uomini rappresentativi, che sappiano guidare, educare, migliorare il popolo, che sappiano esserne i veri esponenti in Italia e fuori d'Italia, che sappiano aprire nuove vie al lavoro, all'intelligenza italiana con iniziative ardite, con criteri . moderni, con larghezza cli vedute, con forte senso nazionale.. · Si tratta· in conclusioi1e cli rinnovare -:---potremmo dire creare - quella classe dirigente che eia noi non esiste od è assolutamente insufficiente àl compito altiss~mo che dovrebbe avere. Ed' il concretare un programma di preparazione individuale iriteso infine a dare una· visione più l~-rga della vita, a far sì che ciascuno non si fermi al fatto immediato ma guardi anche oltre, senta con più intensità il senso religioso delle cose, metta nelle proprie azioni un sentimento superiore all'interesse egoistico, senta la necessità ciel progresso costante dell'individuo e _della Nazione - mediante la collabor<!..zione cli tutti, - senta sopra ogni cosa il supremo int'eresse ·ciel Paese -· un programma inteso a questa sintesi generale, clice,·o, non è facile a concretarsi. Necessariamente esso riesce schematico, incompleto, monco. Giuseppe Prez- . zolini pubblicò alcuni bellissimi articoli sul Popolo d'Italia dello corso anno sulla classe dirigente in Itàlia: in essi non era tracciato u1ì vero programma cli ricostruzione, ma erano molto ben csaminat·i i clifetti. Ora dal rilievo delle manchevolezze sarà possibile trarre il programma migliore. Ad alcuni punti sui quali esso dovrà basarsi accenno qui cli seguito, poichè mi sembrano molto importanti. Conosciamo anzitutto il nostro Paese: visitiamone le regioni, conosciamone la storia, i caratreri, le possibilità, le iniziative, le necessità sui vari posti visitati. Conòsciamo i problemi più essenziali della nostra vita politica ed economica attuale, sui quali si parla da tanti con tlanta ignoranza, quali, ad esempio, il problema marinaro, la questione del liberi$1110e -protezionismo, le questioni finanziarie, agrarie, industriali, il problema delle riforme sociali, d'el Mez.zogiorno, della arclegJ1a, i problemi cieli' Adriatico, clelrOriente Balcanico, ciell'Asia Mi•nore, ecc. - Mettiamoci in condizione cli poter parlare nella lingua cli quei popoli coi' quali avremo contatti vari e ni.tmerosi in avvenire: ciò concorrerà a farci meglio capire e ad aiutarci a meglio comprendere il loro spirito ,le loro manifestazioni. E conosciamo gli altri BibliotecaGino Bianco

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