Vita fraterna - anno III - n. 4-5 - 28 feb.-15 mar. 1919

VITA FRATERNA 73 I.a costituzione di Parte civile fu ignota dal pubblico p rchè 1a ensura non ne consentì la pubblicazione _che o!to più tardi.· Ma non l'ignorarono gl'intere sati. Alcuni giorni dopo il tenen!:'9 Gnecchi - chiediamo li'6ertà di narrare il fatto perchè st bilisce. la nobi!ltà di due sentimenti in contrasto - in.viava a Pau u ci :un.;'\ lettera la quale. amaramente, cominciava così: « Vedo c e tra coloro che chiedono la· testa di mio padre. sei anche tu:.. E Paulucci rispose al tenente Gnecchi, ci pare di ricordare, · fraternamente, ma fortemente e serenamente e -soffocando le la,- "TÌme, che egli riconosceva di dovergli la vita ma 1101 al ro; ed au.gurandogli che il padre avesse potuto provare la sua i1 noce1 za. Ma la propaganda gli abbreviò. più di o0 ì1i altra sua attività, la vita. Egli si prodigò a questa fatica con una ins·ist nza c e ·avr-ebbe abbattuto la fibra più forte. Non eravi adunanza pubblica o privata, non v'era spettacola -0 comizio dove ~gli non comparisse per ricordare a•i cittàdini che i soldati lassù soffrivano e dormivano nel fango e che era ne-- cessità soffrire, che era delitto il divertirsi, che era delitto il di-• sperare mentre speravano coloro ai quali la speranza ·poteva co>- ~tare la vita. Egli parlò nei teatri, nelle piazze, alle folle opera_ie negli stabilimenti, agli adolescenti nelle scuole. Non voleva preavYiso. Si mandava all'ospedale, dove egli passava tutte le ore deLla sua giornata, ed egli interrompeva le cure, dimenticava la sua 1~erpetua tortura, si faceva tra portare sulla carrozzelta e correva, correva instancabi,lmente dovunque fosse chiamato per compiere la sua ·opera buona. I medici protestavano, urlavano, proibivano ai piantoni dell'ospedale cli farlo uscire; ma quando passava i medici lo salu-- tavano commossi, ed i piantoni lo aiutavano ad uscire per risp r·- miargli ogni piccolo urto. A Torino, nel febbraio dello scorso anno, si recò in giro di propaganda tutto il Comitato di Azione. Si trattava di parlare alle maestranze degli stabilimenti metallurgici. Le inaestranze della « Fiat ». erano tra le più inquiete. Quindici giorni· prima dopo la conferenza patriottica che aveYa tenuto un generale e e avevarto sottoscritto, in segno di protesta, una trentina di biglietti da iHe per l'Avanti! Paulucci scappa dall'ospedale e corre . coi suoi compag·ni a Torino. Parlerà agli operai della « Fiat ». E parla a essi co-11 tanta semplicità di fede, con così g·eneroso amore che la folla de- ·g i operni lo copre. e copre i suoi amici. di fi.ori, di fiori, di fiori. Biblioteca_GinoBianco

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