Vita fraterna - anno III - n. 4-5 - 28 feb.-15 mar. 1919

74 VITA FRATERNA Piangono uomi111 e donne, operai e soldati, fratelli tutti nella commozione grande dell'ora. E, dove il generale aveva ottenuto, il ri ultato di procurare a11'Avanti! trenta biglietti da mille. egli compie il miracolo di far sottoscrivere circa cinqua_ntamila lire al Prestito nazionale: la quarta parte delle duecentomila fatte sot1oscrivere dai mutilati del Comitato di Azione, in quel giorno, nella capitale del.... neutralismo italiano. Da Torino riparte per Roma insieme colla colonna del Comitato di Azione, continuando così la sua corse folle, ideale, verso la fine. Arri,·a affranto. I professori Io consigliano all'ospedale di 11011 muo1·er i per lungo tempo; il consiglio è confermato da tutti 1·oi.. '\lla sera sappiamo che egli era stato informato di una adu1,anza di operaie che protestavano contro la guerra e Yi si era . ubito recato: non era acc.ompagnato che dal soldato che spingeva a sua carrozzella. E aye,·a vinto, anche là, la buona battaglia. Due giorni appresso, respingendo le amorose insistenze di tutti, riparte con noi per :\l[i!ano.. vrà finamente riposo? Telegrafano da Genoya che lo desiderano per ·una conferenza . • trappiamo il telegramma, per salvarlo. Arriva da Genova una Commissione: l'an·ertiamo essere impossibile che Paulucci accetti, ,che ci opponiamo a che gli sia comunicato l'invito. Ma Paulucci ne Yiene a conoscenza e tre giorni dopo egli 1111z1anella Liguria un giro di propaganda durato quindici giorni e che gli costò, de-• finiti,·amente, tre mesi di letto. . .\'on· i riebbe più. Parlò in seguito i11altre manifestazioni, e, da Bologna (O\·e erasi recato perchè sperava di potersi far ·cos rnire un apparecchio - diceva egli con sguardo raggiante -· che gli anebbe p rme so di camminare e cli «intensificare» la sua collaborazione al Comitato) compì un giro cli conferenze in Ro- , ma0 ·na, sua terra· natale, ricevendo indimenticabili accoglienze. ì\fa la ua fronte diventava ogni giorno più pallida, l'occhio più Yitreo. Il cuore si sfasciava lentamente,· e i battiti cli1·enivan iù deboli e più, radi. La notizia della Yittoria parve glielo spezzasse. Riconobbe che era venuta anche per lui, l'ora della sosta: non supponeva, non upponeYamo, che la sosta dovesse essere, co.sì repentinamente, la ua morte, Ci aYeYa salutato, partendo per Berna, con un abraccio e promettendo che sarebbe tornato entro tre mes1. E non tornerà, Paulucci, che la tua salma! Noi ci chiudiamo, per un attimo. nell'egoismo cli questo clolore che . pe~·ne anche ii,.-a parte della nostra vita, BibliotecaGino Bianco

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