Vita fraterna - anno III - n. 3 - 20 febbraio 1919

00 VITA FRATERNA • e di operare quindi nel pieno sole dei principii di giustizia internazionale e di umanità. Anche Cavour fu, quanto il Mazzini, un fautore convinto e risoluto del principio di nazionalità, inteso all'italiana, e cioè quale principio di armonia e di proficua collaborazione fra i popoli. Ma la traduzione vale ariche per gli stranieri; quanto meno, per gli Anglosassoni. Chè gli spiriti più chiaroveggenti e spregiudicati fra di essi si sono dichiarati per Mazzini. Tale fu indubbiamente lo storico inglese J ohn Adam Cramb, spentosi nell'ottobre del 1913 di appena cinquantun anni: che in una serie di conferen e tenute in Inghilterra tra il fehkai.) e il marzo di quell'anl'\o, ed ora pubblicate anche nella nostra lingua, previde più acutamente di chiunque aijtro nel suo paese il fatale conflitto fra l'In·- ghilterra e la Germania, e ne additò le cagioni con tanta serenità ·da attirarsi l'accusa di germanofilia. Del nostro Mazzini, in certo scrjtto sull'Europa del secolo XIX, egli aveva detto precisamente --questo: « Al repubblicanesimo moderno, non solo d'Italia, ma d'Europa, Mazzi•ni diede una fede più alta e una massima fondamentale, la quale è grande come le massime fondamentali del mondo. Diritti eguali significano eguali doveri. I Diritti deU'Uùomo implicano i Do..-eri dell'Uemo l\. Tale ancora quello Zimmerma•n, uno dei più colti conoscitori del movimento operaio inglese, il qua)e diceva, pochi giorni sono, al nostro Àngelo Crespi: « E' poco meno che una catastrofe storica, che nella seconda metà del secolo XIX l'eclisse di Mazzini abbia coinciso·• con r~scensione di Marx». Il cui sistema riflette la immaturità politica della sua nazione; la quale, ignorando e non comprendendo la libertà, badò ad esaltare il solo fattore economico, e impose al mondo la sua concezione materialistica della storia. • Con Wilson o contro Wilson; con Mazzini o contro Mazzini, significa mettersi per la strada, che sola potrà condurre gli uomini a un regime di solidarietà e di collaborazione sociale e internazionale; opure per la strada, che ci trascinerà a un contra!lto sistematico ed eterno fra le classi e fra le nazioni: - all'anarchia, cioè, ed alla disperazione. Ma la vittoria ha in certo modo spostato il centro di gravità del dilemma. Esso non coincide più con il confine di guerra fra gli Imperi centrali e l'Intesa; sì bene cade ora nel cuore medesim.o di questa. E ciò non soltanto perchè i nostri avversarii si sono Biblioteca Gino Bianco

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