Vita fraterna - anno III - n. 3 - 20 febbraio 1919

VITA l'JtAT:t:RNA sica geograficamente e linguisticament~ italiana, opp~re avessimo chiesto colla Lombardia il Canton Ticino, oppure nel 186o Malta, guastandoci coll'Inghilterra. Oggi si verifica questo :fenomeno di sciovinismo da parte dei Jugoslavi', che arrivavano a reclamare dall'Italia, già costituita in Nazione - mentre ancora si trattava di battere l'Austria - quei distretti del Friuli ~bitati da Slavi~ che mai una querela o lagnanza d'irredentismo avevano sollevato Alntalia non venne mai in mente - nemmeno ai più :ferventi mazziniani del '59 e del _'6o - di pretendere la Corsica, che non aspirava a staccarsi dalla Francia; nè il Canton Ticino spontaneamente unitosi alla Confederazione Svizzera, sebbene non si trat• tasse di zone miste ma di lingua, di coltura e di costumi total• mente italiane. Anzi, per costituire il primo e tutto organico '1i dell'Italia due rinunce memorande fecero insieme Dinastia e Popolo: la Savoia, culla della casa gloriosa; Nizza, patria di Garibaldi. E giustamente conclude il Ghisleri che se l'Italia porta nell~ questione delle zone miste o periferiche un criterio di relatività., . ha per sè l'autorità dell'esempio. Varia è l'origine storica delle zone miste: può risalire ad invasioni militari e a conquiste che ssono essere state temlloranee oppure permanenti, seguite allora - oppur no - da assimila• zione; ma può risalire a emigrazioni dei tempi di pace, ,le quali possono essere avvenutè in paese spopolato senza storia, oppure possono essere state accelte o promosse dai nativi àel paese per metterne in coltura il suolo. Nel primo caso gli immigrati diven• tano. occupatori del suolo; nèl secondo sono ospiti, .forestieri in casa altrui. Questo carattere di _ospiti in casa .altrni non si contesta ai rifugiati 1 albanesi dell'Italia meridionale, ai :francesi in Val d'Aosta, ai tedeschi dcli' Alto Adige. · Perchè dovrebbe esserci contestato per gli sloveni del Friuli e del Carso, e pei croati dell'Istria orientate; accolti dalla Repubi blica Veneta per coltivare le tèrre spopolate da pestilenze e da guerre, ma che non riuscirono a spegnere mai l'indistrutta anima latina di quei nostri territori? E Giuseppe Mazzmi rivendicando all'Italia l'Alto Adige sino alla cinta delle A}pf Reii'e, falto Friuli., il Carso e l'Istria; ricordava la dite volte millennaria: continuità ,etnica di quelle regioni, malgrado le invasioni e le immigra:ziol'ri straniere. Mentre, os·sequènte alle altre Nazionalità, anche se app'èna nascenti, non estendeva le. rivendi-caziòni nazionali òltre Fiu:.. me nostra da cui « scende una zonà; sulla qua:lé, tra-ieTeliquie dette nòstre colonie, predomipa l'èlèmento slavo>. E soggiu·ngeva acl Biblioteca Gino Bianco

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