Vita fraterna - anno III - n. 3 - 20 febbraio 1919

VITA FJlATJl:'IINA abbiamo contr1buito a formare, le quali hanno una coscienza nazionale in ge. tazione - sono cioè 1\/ azion-i in,· ri-ta-rdo di fronte alle Nazioni arrirnte prima. L'unità· morale e la coscienza di questa. unità e· della sua missione nel --moildo _si verranno formando col tempo, con l'esercizio delle libertà in"terne, col nuovo contatto coUe- ' Nazioni vicine. Questa formazione deve essere aiutata dal nuovo assetto internazionale perchè la Conferenza ~Ila Pace deve sapere contemperare le esigenze· delle singole ,mità nazionali colle eque ra- .. gioni della giustizia e delle aspirazioni dei popoli. E dovrebbe essere aiutata anche dalla buona volontà delle Nazioni, ora risor~e a libertà grazie sopratutto alla nostra vittoria, ai nostri sacrifici. alle quali Nazioni dovrebbe essere saggerito il rispetto mazziniano -~he mia N a::;ione costituenda. dci 1e alle N a~ioni costit1lite ~ ma noi possiamo ginsti-ficare que.c;to mancato aiuto· da parte delle Nazionì che noi abbiamo aiutato a formarsi, appunto conside- ·rando che sono ~fazioni in ritardo, e perciò più che sdegno l'espòsizione del programma pan-serbo cli Trnmbic alla Conferenza di Parigi - per citare un esempio tipico - ci deve suscitare ùu senso di commiserazione, inquantochè essa fu l'espressione di una immaturità politica caratteristica nella quale abbi·amo.Tisto l'effetto di una lunga oppre5sìone, lo sfogo di una inattesa elevazione di rango. la deficienza assoluta di seria preparazione: tutto quc- ·sto e-i•ha dato il senso del piano più basso- su cui tali nuove Na- ·zioni' si trovano ri_spetto a quello su cui ci troviamo noi, che attingia.IDO nuova superiorità nel volere l'assoluta equità delle soluzioni intetnazioi1ali le quali, assicurando a tutte le nazionalità oppresse il loro sviluppo di libertà, non ledano però gli altissimi nostri interessi nazionali che abbiamo il doTere di far prevalere perchè i sacrifici di questa guer-ra ce ne hanno ancora confermato il diritto. Ben a ragione, a proposito del fatto che una Nazione può costituirsi, funzionare e svilupparsi anche se le accennate zone mistcriinangono staccate dal suo tronco, quando tale mancata aggregazione rimanga un fatto consensuale degli abitanti, 'il Ghisleri ricor<lia l'origine tipica della nostra Unità Nazionale; e si ct\iede ·cosa. quei pubblicisti inglesi e· francesi che sposarono ·Ja tesi delle rivendicazioni jugoslave a base semplic-isticamcn-t~ l-ir1.guistica, a·- vrebbero detto nel 1859, quando si trattava di S{:a.cciare l'Austria dai ·territori del· Lombardo-Veneto, se noi ci fossimo intestati ·cli· volere dalla Francia, venuta ad ai•utarei contro l'Austria, la Co,·- • Biblioteca Gino .f3ianco

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