Vita fraterna - anno III - n. 1-2 - 15-30 gennaio 1919

VITA l'ltATl!:UA ranno. Ma se vogliamo essere concreti, se vogliamo da te fatti e fatti e fatti come l'ora attuale richiede ed esige, dobbiamo confessare che le tue sono, almeno per ora, parole, buone pa.role. Chi scrive è soldato; !'ia avuto la tragica fortuna di vivere nelle prime linee dell' Esercito Italiano fino ali' ultimo istante della lotta. Come tutti i combattenti fu, fino all'ultimo istante, avvezzo a quel regime di pensiero e ài azioni, che non doveva: 1nai, per nessun motivo, conoscere ostacoli e p°er il quale l'assurdo, l' im• prevedibile, l' impossib-ilc doveva essr:·e superato a qualunque /Jrezzo. Rifletti, o mia <>:Vita'>, cht- q11esto abito psichico di noi combattenti si è prolungato per tanto e tanto tempo, senza posa, senza distrazioni - e tu potrai avere un concetto ben chiaro dt che cosa sia, individualmente e nella vita del Paese, il combattente che ritorna. Ma rnmprenderai anche subito le ragioni di un contrasto, che s1 è stabilito fin dall' ora dell' armistizio - e si va ogni giorno accentuando - fra l' abito psichico dei combattenti di ieri e quello di quanti per le condizioni loro di età, di sesso o di profe;,sione, sono rimasti nelle case negfi opifici e negli uffici. Perchè è accaduto questo: che mentre nei primi il lungo tirocinio di questi· tormentosi anni ha naturalmente lasciato un profondo solco nel ca· rattere e nella mentalità cosicchè possiamo dire che ritornano oggi al Paese con forze, con attitudini, con facoltà, con virtù nuove - e preziosissime, con una abitudine meravigliosamente_ utile di fare ogni cosa ad ogni costo, nel più breve tempo, nel modo più semplice - atti molto più a fare che a parlare - mentre in essi insomma ,è,-quasi, direi, una voluttà di lavoro di pensiero d,i azione, un desiderio tormentoso di rinnovamento di miglioramento di assestamento con visioni larghe e positive della realtà, dei problemi, dei bisogni dell' ora - fati questi che sono sorti in essi per una ben comprensibile reazione delle intime energie lungamente compresse - in coloro invece, i quali furono sempre lontani d'a uno sforzo e da una sofferenza che nessuno di essi potrà mai immaginare per quanta forza di immaginazione lo soccorra, sembra che BibliotecaGino Bianco

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