Vita fraterna - anno III - n. 1-2 - 15-30 gennaio 1919

20 VITA FRATERNA Foggia, 19-12-1_7. Gent·ilissima s-ignorina, Triste sarebbe il descriverle del momento fatale in qui abbiamo dovuto -l'assiare il paese natio, quel focolare domestico che è il cuore della casa, adorato da quanti lo circond,ano, ed è purela memoria di tante piacevoli serate;, ed ora per nostra sfortuna si è spento .... Ma spero che la nascita del nuovo anno aprirà un fuoco potente contro il barbaro e violatore nemico, che lo caccierà ben , lontano a ciò che noi potiamo ben presto ritornare sulle nostre terre e sulle nostre case che con anzia aspetta ... Tri11itapoli, 8-1-18. Signori11a carissima, Col cuore duolente le scrivo queste poche righe, benchè la salute sia Luana, ma triste e malinconico è il tempo in qui passo ques!!i giorni, tutto non posso esprimermi, le dirò solo questo cheservirà di comprendere più di ogni altra cosa, Si tratta che abbiamo dovuto lassiare il nostro paese natio, partire dalla mia casetta che è il frutto del mio lavoro, che durante la mia vita molto sudore ha sgorgato dalla mia àonte e che a stento mi avevo saputo guadagnare. Se per fortuna tornerò sul mio desiderato paese, cosa sarà della mia casetta? ... - Forse troverò un mucchio di rovine. Non basta di aver lasciato la éasetta, ma ho lasciato tutto ciò che detnro si trovava, pure molte cose' antiche che i miei avi avevano scrupolosamente saputo conservare,· non è il caso ch'io ne faccia i nomi, perchè ogni persona si puÒIimmaginare qua11to benchè povera si può avvere in una casa, nulla io ho portato, mia mamma solo un piccolo fagotto. Il giorno 12 dicembre per me è statto assai triste, il barbaro nemico quel giorno si vendicava con noi lassiando cadere molte granate sopra il nostro paese innocente. La notte seguente dopo molti sospiri era giunto il momento fatale di lasciare il nostro focolare domestico- che non parve vero, molte voi.te sono partito dalla mia casa, pure quella volta che ero partito per la fronte erostato a casa per dare quel saluto ai amici e un cal_do baccio alla mia mamma, ma aime ! questa volta non era così, la triste sorte era per tutti. Fatti dungue pochi passi per uscire c giunti all'uscio, le mie forze parevano che crollassero, perchè tante volte quand'o si parte sull'uscio si usa rinnovare Biblioteca Gino Bianco

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