Vita fraterna - anno II - n. 14-15 - 15 agosto 1918

.. 212 VITA P'lt.A TEltN A di un'altra anima generosa, uniamo.ci m tre, qua.ttro e p,iù se occorre! Come aver.e il nome? Quanti 'l)lrigionieri reduci pot~ebbero d:ime, quanti rimasbi laggiù potrebbero scriverne aHe faimglie foro. perchè queste li tra:smettess.e:ro, quanti infine se ne potr.e!Ybero avere ai Comitati, alla Le.ga fra i parenti dei prigionieri, i111, Via Panta,w 14, o altrove; chi sai quate volte risuona la dolorosa frase « non posso mandlare ..... E' troppo caro » E allor-a quale dolcezza magigiore che quella di andare verso chi è •~riste di non poter -nutrire e viestire la persona cara ,e lontana, e -dtirgli «. Coraggio, vostro figlio, vostro marito, vostro fraiteUo, non avrà ,più fame, non avrà ,più fr,eddo, abbiate fiducia; io farò quielllo che non potJete far,e IVPii? » E le parol,e eh~ si possono s'Cri'Vere, soprattutto a quelli che non haTllilo veramente p~ù nessuno, qui, nella paf:ria: le 1>arole di fedle e di speranza, le parole che rendono ai coragg,iosi la gioiai di aver fatto tutto il proprio d!overe, la felicità infinita di essere compresi e - aiutati ! E' un modo di combatt,ere il nemico anche questo, di c0i1111batl'1erDnea cr.t11d·eltà,l'azione deprimente e malefica, di mostrargli come tutti siamo uniti e ·non d lasciamo 5cor-aggiare o in1timorir,e da ostacoli e distanze, ,pur di ~otere rialzare il moraY.e, impedire il <Deperimento d'i uno dlei nostri. Ed ora lascio pairlar:e al vos:lro cuore un POIV•eroprigioniero : non ll)osso dirvene il n1ome, comie. notni posso dirvi quello dlella sua benefattrice, ignota per lui com.e egli è un ignoto per ~ei. Dirò questo so16: è un val101roso che cadde prigioniero -d0;po due anni d.i combattimento e vita di trincea, orfano e solo sostegno delle sorelHnle. e dei fratelli minori. Sentite quanto scriveva, aid iun amico,· dlal 1 lontano e ostile paese dbvie si trova, •dlaWHa:nnover, prima di essere aiutato e ,poii. leggete la prima cartolina scritta a chi vollie aiutarlo: 26-4-1.8 ..... tutti i n'l4ei compagni di Prigio1-iia ricevono settiimanalm.en.le i pa.cchi di viveri ed io solo aspetto .... Sono sei mesi! Avrò la forza di aspettare ancora?. .. 29-6-18 Gentile Signora, quando la speranza di conforto e di aiu,to incominc-iav.a a illanguidire e il mio spirito si tormentava 11ella quotidiana pena morale., le s14:edue gentili cartoline del 31-5 e del 7-6 seguite. al pacco di viveri mi hanno rincuorato e rinfrancato. Grazie, Signora. per quel che mi dice e per quello che f aper 11u. Sono per lei N-"nignoto, ma lei mi parla, mi ama come •na buona mammina in Petia pe-r Passente, e le sue parole gentili ed affettuose che hanno senso niaterno, insieme al rimpianto più profondo, suscitano nell'anima mia la com:mozion,e più intensa. Quanto è triste essere privi della mam;ma! ... Sono inutili i commeillti noni è vero? non tardi,amo o.litiie. facciamo, subito, tutto quello che possiamo? Beate coloro che ,potranruo dire ~ol poeta,: < .... eg,li s·entirà quanto l'amiamo e quanto il nostro amore s'avvkini a qudlo di sua. madre ,.._ M arie Dubray. I Biblioteca Gino Bianco

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