Vita fraterna - anno II - n. 14-15 - 15 agosto 1918

2!0 VITA F•ATERN A «scartoffie» degli osipedlali milit;a.ri, ponend?si., in miezzo ~1 ~olo_re a~- trUJi ai1 sicuro dlal dolore pr0ipno e dal· pencolo e dal sacnfic10; m chi, ,nat~ e cr,esc.iuto tra agi e abitudini eleganti, si è avvilito ai p,iù umili servigi; 0WJ1Ur~,f,orte e rozzo fi_glio ctell~ ter~a, c~pacei. de!le J?i~ ~ud.i.ci fatiche, s1 e ncoverato .ruegh ospedali a p1etos1 uffici d1 cm e m•, capace; in altri che fa della Siua piccola persona il po,rtaimanteillo di t(llllalche alto ufficiale, così ella ,pa1rtecipar.e d!ei riguardi -che la persona e Ja vita, di quello meritano e ricevono; ecc. ecc. Cosi riconosceremo lo stesso carattere vile cLell'imbos.cato nei cam.pi più lontainà dalla guerra: per ·es. neUa madlre chle "aJSciate sue creatur,e a mani e spiriti altrui paer esser l~bera dli go.dersela o di arricchire; ·nello scapolo gaudente che ruba Le gioie del.l'amore di co1t1trabbando, s·enza accettarne le forti virili res,pons,abilità; in quei coniugi che vogliono le compfaoenz·e e l'orrore della: famiglia riconosduta e si 1:,ottraiggoinoal comjpito umano del.la paternità e della maternità. (Ciascuno (PlUÒ continuar l'elenco per proprio conto ...). · Imboscato è - in ogni campo - il vile ch:ei si ·rifiu,ta di vivere per paura della fatica_ e del rischio che lai vita comporta. Fare! PER l PRIGIONIERI. - (riceviamo, e tanto volontieri pubblichia.-mo): Vi è ancora del bene da fare. « O compagni, offriamo il meglio dei nostri cuor-i al prig.ioniero che è triste e ,solo" la,ggiù, avendo perduta la libe-rtà che è 1niille volte t,iù Preziosa della vita>>. (Dal Corrier,e d'ella Sera del 18 agosto 19r8: Parole di• G. DJAnnun.z,.io dopo il volo su Vienna). Chi di voi nO!llha letto queste parote tanto umane del più grande poeta italiano che l'ora presente conosca suo, igrainde come ipoeta, sublirme come soildato, soldatO" italiano e laiti,no, p·oichè -dli questo ha tutta la miraibile audacia. la nobiltà i·dleate l'-UltlliaJT1IÌ(:tcì. sensibil1e, vibrante e comunicatÌl\na? RiiClorda.tevi:.esse ,sta.vmo circa a -metà del bell'articolo del ·poeta, quasi a formarne il nucLeo cerutml,e, peir meglio attirare la ..n..o. stra attenzione e il n:osl:lro rimpianto. La glo.ria deHai p-artenza, a,rusiosa, fobbri1'e... la gloria glioi:osai cLel ri,to.rno... nel percorso il sacrificio di uno degli ,eroi a I'leJtl•dlerepiù •sublime l''irplp,resa, sacrificio della « Hbertà che è mille volte più p•reziosa d'ella vita >>. Legge,ndo quella fras·e, i51Pecial 1 mente voi, Mamme, voi, donne, e quindi materne per istilllto, in.oo avete senti~b come l'aippeLlo dblorante di miHe e mille cr,eatur.et? • Voi sap.etJe (ne avete sentito parlare tante voLte!), voi saJpete le s:offereinzie degfi sventurati, radluti .Il/elle mani del nemko e 'lllorn. avete evocata la visiorue di q.ueg,li inf,elici, aviete ripensato• a tutti, nOTllad uno solo, e vi siete ,domandate, torceniddvi I.e! mani in atto d'aingosciosa impotenza « non 1)0&siamo .p,r.ojplriofar nulla ptetr questi coriaggnQSIÌ?Essi hainno fame, sono laceri, sono aimmalati, mancano di cure ~ deU'igiene più elementare, t~cano ins01mma l'aJpice detla miseria materia:le e morale, e no.i che siamo· quì, nell'Italia nostra, alla quale essi hanno offerto in olocausto il bene più prezioso, la libertà, noi non ip'oosi,amonutrirli, IllO.n ,possiMnO copririe le poverie membra affrante, Biblioteca Gino Bianco

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