Vita fraterna - anno II - n. 14-15 - 15 agosto 1918

VITA FRATERNA fanno un serv1z1O incomJpleto, non regolare. Ma risolverei subito la questione. - Diano il gm,do a quelle che si assumono il servizio rego:- Jare - che 1possoruorealmente es,ser,e prese in forza in un o&ped!alele altre siano agigregate come infermiere aiutlo. - Il guaio è che troppe infermiere hanno fatto in lungo e in largo i loro comodi e queste in fermi ere che andrebbero e1iminate, sono quelle che haI1JI10i,mpedito aHe altre di essere ,prese più sul serio, dri essere contate come perso- .n,ale stabile degli ospedali. Lo so io quando era ca,po gmlJl)lpoa .... che ginnastica dlovevo far,e di polmoni ,al !~el'efc0noe -di ·51P10stamenits.iugli spe1 ochietti settimanali, e di pnestazi 1one ipersonaLe, per garallJti,re i•l regolare fu1111zionamentodelll'o,speda'1e ! E' doloroso a dli•rsi, mlai tra di noi,. 11JOngiova nasconrdlersi le verità anche se sono arpare. (P!e'l"questo nella mia famosa le'Jera, insistev'O per . la militarizzazione delle volontari.e). In zoniai di guerra abbiamo gerueralmernte comipiti molto megliodefiniti e maggiori r,eSiponisa,bilità,p,enchè c'è maggior scarsità di personale, ,e P'erchè ci sentono più solide. - Abbiamo abbandonato altre preoccupazioni e ci conisid•eirano come mi.li,tarizzate. E qui non c'è di- -stinzionre tira Sanità e Croce Rossa. - Anzi molte inifermie,re ti diran11nocom,e me, che in zonai, p.refierisconlo q_ 1uasi esser,e negli <Yspcctalf dli Sanità. - A V .... (Sanità) io arviero so1sl:•tuito il ca1I)oraI.edi i reparto, - oltre che aiuta.ne in sala d~ m~dicazione. Facevo io lo stralcio che negli os,ped'ali territoriali, l'aiutanre si ti,ene gelosamente. ·A S... (Sanità)' in principio eiro s·:ata •messa aDposto di un aiutante che manrç.ava. Iol stessa pr,egai poi che mi dessero un aiutante, per.chè av,evo un tal lwvoro di scrittura2ione che non riuscivo affatt!o ad occuparmi dei feriti e sent.livo che dovenJdo scegliere tra le due cose, il mio posto era vicino ai fe1c"iti1sliain m'el<liçazio.neche i1ni'Corsilai,piuttosto che a tavolino. - Certo se fossimo ,s:iare in due non occorreva p,iù t'aiutante. Qui (Croce Rossa) faccio da Ma:rta e da Maddalena in un req:>arto cli medicinia. Sostituisco quello che qui si chiamai capo •sala e che riunisce le mansioni che in Sanità sono dlivise tra due o p·iù_aiutanti o grad'uati - 1cioè ten~re le cartelle, il nosolqgico, il registro alimenti, il regi•stro medicinali e badare alle riela1tive d!i15tribuzioni - in più faccio-- l'in f ermier:a, cioè mi occupo ,dei più gravi, s,p:ecialmente. !11 coscienza 1non potremmo pretendene di p,iù, perchè di più non ip·otremmo· fare. E nota ·che quando i medici si aiccorgono di aver a -che fare con .una infenmi•era che favora e noo è unlai stupida, si fidan subito ,e l\a mettono di fronte ai pia111toniecc. ail posto ·che 1,e! sp,etta. Il guaio è che non tutte prendono il loro compito colla stes_sa coscienziosità, oppure non hanno tatto, vogliono imporsi ai -medici (ho una raccolta di fatterelili .... .desolanti) e quindli i medici a prio1,i, s0100 p·rev,enuti ,contro la classe delle in.fermiene volontari1e. P1 er questo, ci accoJgono sempre con diffidenza, ,ed è piacevolissimo affrontare ambienti nuò:vi ! ! Per la d►isci,p,lina ,dlel1peirsoinaJe subalt,erno noi in geinere ci troviamo· meglio (al fron~e) i111 Sanità che in C. R.. p.erchè per p,oca discipJina che ci Siia in Sanità, oe n'è selm,pre un pochino di più che in C.. R. Qui i mfedici s,ono tutti borghesi - non sanno quasi farsi ul?hirlire loro, come ipossono far uhbid'i,re le informiere? Noi abbiamo awto l'imp.ressione che l1 e nostre stellette sono più ·riconosciute in Sanità che in C. R. anche per il saliuto eoc. N ell'ospedah~J dove sono-ora, fin'or.ai non c'erano infermiere quindi puoi immaginarti comle siaimo ben -vedute <lai piantoni e dlaigli infer- ... • Biblioteca Gino Bianco

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