Vita fraterna - anno II - n. 6 - 31 marzo 1918

YITA FR.~TERNA 83 111entodell'affetto Yerso la patria e do\·eva info:pdere il con\'incin1ento che il Giappone è invincibHe. ((... Ad Osaki, in una grande esposizione, tutto il- paese. era rappresentato in modo edificante e maestoso, tessuti, lavori, i più complicati strumenti, fra cui pianoforti e ma_cchine, i 11iù enormi cannoni - tutto - era stato cos~ruito in Giappone, con operai Giapponesi e coh materiali in maggior· parte giappone- ·i.... )Jon 1neno dei 13rodotti esposti, attiraYa l'attenzione la foUa , . giapponese attenta, cortese e che sapeva serbare in tutti i ca~i nna speciale dignità. » Il generale inglese Hamilton, nel suo lavoro: Libretto di nie- - 1norie di u.n u;f iciale su11eriore durante la guerra Rtlsso-Giavponese ... dice: « . . . Sul patriottismo succhiato dal soldato giapponese nel latte materno, il governo ha avuto cura di innestare l'iniziativa, la rapidità e lo spirito di opportunità ». Più lontano di tutti. .. è andato il conte Leone .Tolstoi. Negli articoli da lui pubblicati sulla sta1npa estera. - il nostro celebre scrittore e filosofo è venuto alla conclusjone che i Giapponesi han riportato la vittoria su di noi perchè, in questo momento, grazie allo spirito guerriero ed al loro potente gove1·no, i Giapponesi sono la nazione più fonnidabile del mondo, invincibile da chicchessia, nè per terr~, nè per mal'e . .. . Il corpo degli ufficiali giapponesi si din1ostrò, nella guerra, eminente per valore, attività, tenacia e cultura. L'autorità degli. ufficiali dell'esercito giapponese era n1olto grande. Gli ufficiali, perfino degli alti gradi, tennero durante la gnerra un severo tenore. di vita. iVIaciò che principalmente contribuì al suecesso delle truppe_ giapponesi, fu il loro alto morale, l'esser pronti a qualunque sacrificio pur di conseguire la vittoria, e l'ostinazione con la quale tutti nell'esercito, dal semplice soldato al con1a.ndante in capo, cercarono di conseguire la vittoria. ì\liolte volte la posizione era naturalmente difficile che bisognava operare straordinari sforzi di volontà per restare in quel posto o per avanzare. Gli ufficiali giapponesi trovavano in loro l'enar- .gia di pretendere degli sforzi che sembrerebbero impossibili, non arrestandosi_ davanti allo sparare su coloro che indietreggavano, sicchè il soldato giapponese raccoglieva le ultilne sne fo12e fisiche e morali, e con questo ultimo sforzo spesso strappava ù:Jle nostre mani Ja Yittoria. Una cosa sola è fuo1·i di dubhjo: sé BibliotecaGino Bianco

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