Vita fraterna - anno II - n. 6 - 31 marzo 1918

82 VITA FRATERNA Squillante con1e una diana che :ripercuota la giovanile ebbrezza d'un popolo sperimentale sul t~atro del inondo l'individualità conquistata nel travaglio nazionale, risuoni qui l'eco del tempo andat_o e della piccola fiera terra d'Oriente, risuoni a incitan1ento - e ammonimento - di più forti bellkhe virtù, nel _nostro tempo e in queste terre. _(1) « ... tutto il Giappone, come un solo uomo, con uno slan- -eio altissimo di patriottismo, rispose all'appello della patria che chiamava i suoi figli a raccolta. sotto le sue bandiere. Vi furono dei casi in cui le n1adri si uccisero quando i loro figliuoli, per cattiva salute, furono dichiarati inammissibili fra le file del1'esercito. Centinaia di volontari sorsero da ogni parte per andare incontro ad una morte fiicura od alle più disperate imprese. Ufficiali e soldati, partendo per la guerra, si facevano eseguire. i loro funerali, significando con ciò l'intenzione di mo-rire per la patria. Nei primi tempi della guerra, gli ufficiali Giapponesi f ~tti prigionieri si suicidavano. Nell'esercito tumultuava tutta la gioventù giapponese. Le più illustri famiglie si sforzarono di essere uti1i alla patria col loro servizio, con quello, dei loro figli o con i loro n1ezzi finanziari. Vi furono dei reggimenti che. al grido banzai si spinsero fin sotto le nostre fortific zi9ni, riempirono, di cadaveri le bocche da lupo, e sui corpi dei con1pagni penetrarono a viva forza nelle medesime. Tutta la nazione sentiva, insie1ne con l'esercito, tutta l'importanza della guerra che si combatteva, capiva il significato degli avvenimenti che si compivan9, e non piangéya i sacrifici ·fatti pe_r conseguire la vittoria. La forza del Giappone era costituita. dalla completa unione del popolo con l'esercito ed il governo: questa unione è quella che ha dato al Giappone 1a vittoria. « ... Nella mia permanenza in Giappone ... breve tempo ... ciò • che io vidi fu sufficiente per farmi riconoscere che i ·progressi conseguiti dai Giapponesi negli ultimi 25-30 anni erano sorprendenti. Io vidi un bellissimo paese, con una numerosa popolazione laboriosa. Una viva attività regnava dovunque. Colpiva molto simpaticamente la disposizione deHo .spirito pubblico, l'affetto del popolo per il paese, la. fede nell'avvenire. Nella scuola 1nilitare osservai un'educazione spartana .... , In tutte le scuole lo studio della storia del Giappone doveva favorire il rafforza~ Dalle Memorie del Generale Kuropatkin tradotte dall'originale russo ·(sequestrato in Russia) dal tenente Natale Pentinvalli. Milano, trad. Treves, editori, 1911 (Parte seconda « Cause delle vittorie giapponesi »). BibliotecaGino Bianco ,

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