Vita fraterna - anno II - n. 5 - 15 marzo 1918

70 VITA FRATERNA E' una giornata radiosa di gennaio. Il cielo è a,zzuri'o trasparente, -e il sole risplende. La mamma, lungo· la strada, cerca di raccogliersi. 1 Anche p,apà non parla. Sentono di andare verso qualche cosa che deve renderli migliori". E il loro pensiero commosso cerca istintivamente le due testoline irrequiete, rimaste a casa. Poichè, è per loro, sopra tutto, che essi vorrebbero salire, salire senza posa lungo il cammino della vita. Quando sono introdotti nella bianca cameretta d'o_spedale, trovano che parecchie persone li hanno preceduti. Alcune se ne vanno. Due qIDiche della mamma restano. E il disc.orso continua, interessante, sopra un argomento politico di importanza capitale in quel momento. Ma solo papà vi prende parte. La m.amn1a non 1Satrovare parole nè argomenti. E neppure, ahim·è, riesce a fisare su ciò che ode la sua attenzi.one. Essa è seduta .accanto al letto dell'infermo. I suoi occhi vanno istintivamente dal -suo viso a quello della signora vestita di nero, che fa la calza dall'altro lato. La Madre. Le due faccie si rassomigliano. Ferma, serena, pacata, l'una, sotto i cap·elli già quasi bianchi, con un sorriso lfeve, unite e triste, straordinariamente fresco e radioso. L'altra così giovane ancora, dalla fronte potente, sotto cui gli occhi azzurri hanno strani bagliori infantili, pur nella pr.ofondità raccolta dell'espressione, dal .sorriso intraducibile, fatto di dolore e- di forza, di dolcezza consapevole che,· più che rassegnazione, 'è gioia di trasfigurazione nel sacrificio. Attraverso quali abissi di $Offerenza e di immolazione sono passate le due anime, di cui la profonda luce traspare, e- -~i comunica a chi li accosta? La mamma pensa alla giovinezza m.agnifica di promesse e - di .salute, prima, ora inchiodata per sempre sulla carrozzella, bisognosa ·di tutto, per p.oter coptinuare a vivere in un corpo spietatamente colpito. " E l.Jl,madre .... Dei due, la madre· porta la croce più pes~nte. Essa vorrebbe dirle almeno una parola di venerazione e di gratitudine. Essa che sa, che ha !_asciato a casa un bimbo fiorente di salute e di gi,oia innocente di vivere. Vorrebbe dirle BibliotecaGino Bianco

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