Vita fraterna - anno II - n. 5 - 15 marzo 1918

VITA FRATERNA 71 che il suo sacrificio sale al di là della Patria, al di là di ogni idealie di fratellanza, più in alto ancora, stilla di sangue vivo nel sangue divino che ha redento e redime giorno per giorno I l'umanità. Vorrebbe prometterle che anche per sè, per i suoi figliuoli, il doppio martirio non sarà vano. l\.'Ia.quando la mamma riprende frettolosamente la via di casa, sotto il sole, a fianco di papà, il peso grave dell~ parole non dette le opprime m~to il cuore. Essa non Sii prova neppure .a esprimere la sua peria, poi- _ohè uno sguardo intenso dei cari ,occhi che le leggono nell'anima basta a darle la sicurezza di essere capita. Quando apre la porta di casa, ecco Giulio correrle incon-~ tr,o, con ia br.accine tese : « Ci hai detto. che ci v,oglio bene?i> Un istante di esitazi,one. . Dal corridoio, l'altra vocina, dalle inflessioni ·più gravi, grida verso di lei : « Gli hai detto che gli voglio bene fino al Cielo e anche di più?» · Anoora un attimo di silenzio. La mamma non ha .mai mentito ai suoi figliuoli. 1\ilauna forza irresistibile sale da lei, e per essa le parole escono, eludendo ogni controllo volontario. « Sì,· bambini, gli.el'ho detto. E' stato tanto tanto contento». Più tardi, la sera, a letto, la mamma fatica a dormire. Le~ ore più intense della sua giornata le stanno· davanti, nella· vlva realtà favorita dalle tenebre e dal silenzio. Un silenzio così dolce, cullato dal doppio r~spiro dei bimbi addormentati! - La mamma pensa... No, essa non ha mentito. Cerca confusamente di rievocare le poche parole dette, le. .altre 'molte udite, nell'ora indimenticabile, tanto attesa e preparata nell'intimo. Quelle parol,e, sì, non erano verità. - Suoni vuoti di significato, piccoli lembi ,strappati da una réaltà troppo grande per poter essere dispersa e frantumata. Oh, perchè gli uomini si ostinano a mettersi una maschera sul viso, a sformarsi sotto strati innumerevoli di superfici accumulate, così che quando la loro anima sente l'anima del fratello palpitare e _irràdiare, e vorrebbe sprigionarsi, e gridargli : « Non sono comé te. Ma in te sento lddio! :Ma per te voglio ascendere! » non hanno più la forza di e,sprimersi, ·e pare cbe un'occulta malìa li stringa e li soffochi nei propri legami, col peso morto del loro impeto represso? BibliotecaGino Bianco

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