Vita fraterna - anno I - n. 10 - 15 ottobre 1917

342 VITA FRATERNA chi appartiene a un comitatodi propaganda per la guerra, o di assistenza, deve farvi conoscere la rivista e guadagnarle nuove ·amicizie. Il lavoro per la diffusione di Vita Fraterna in questi ultimi mesi dell'anno deve essere più intenso che mai: poichè si tratta di procurare altri abbonati anche per l'anno venturo. Colla fine di quest'anno, l' egregio Editore che ha curato questo primo anno di vita della rivista non potrà più occuparsene. La rivista dovrà dunque contare più che mai sulle sue sole forze: e le sue sole forze sono gli abbonati. Non ne vuole altre: non altre potrebbero meglio intensificare, allargare la sua efficacia, rispettandone assolutamente l' indipendenza. - Chi vuole particolarmente aiutare la rivista, sottoscriva un certo numero di abbonamenti indicandoci gl' indirizzi a cui vuole che le copie siano mensilmente inviate, - o ricevendo al suo proprio indirizzo tutte le copie che distribuirà poi di mese in mese come vuole. E dateci il vos,tro parere - favorevole o sfavorevole - sincero sulla rivista. Aiutateci a migliorarla: che tale è il nostro proposito. Fra lettori e lettrici• La lettera antifemminista di ensa ha avuto l'effetto che ne speravamo: ha scosso il torpore di questa « conversazione ». Per questa volta pubblichiamo solo la più completa e interessante delle risposte ricevute: quella di Clelia Montrezza: non qui, ma come articolo nel ·testo; altre, o spunti di altre, appariranno in seguito. Il . Dott. V. B. vede in quella lettera « il tipo del modo di ragionare di una buona caterva di avversari del femminismo », alla base del quale sta il malinteso su ciò che il fem1ninismo realmente è e si propone. Siamo convinte che da questo aperto e vivo scambio di idee, verrà a ciascuno nuovo chiarimento delle idee, nuova conoscenza degl' individui e delle- questioni. Bene ! e avanti ! I. Fare! PER I NOSTRI FERITI - UNA -LODEVOLE INIZIATIVA. Al di là dell'argine maestro del Po, solida barriera che difende dall_e piene il fertile Lodigiano e il Pavese, esiste una regione di boschi, taluni cedui, nella pace dei quali si trovano tanti stagni, fruscianti I Biblioteca ·Gino Bianco

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