Vita fraterna - anno I - n. 10 - 15 ottobre 1917

-- EDITORE A. SOLMI - Via Pisacane, N. 23 MILANO-~ ''\/IS10NI di ALIC.E SCHREINER =========='=' Traduzione dall'inglese di Berta de' Finetti Pag. 128 - Lire ~- · Vi sono libri che danno ispirazioni di bontà ed avvincono ·col fascino delle verità eterne ; tale è questo 'di Alice Schreiner di cui in Inghilterra esce quasi- ogni anno una nuova edizione e che appare ora per la prima volta nella traduzione jtaliana. E' una raccolta di prose che non si saprebbe come esattamente chiamare, novelle o allegorie : « Oreams » le chiamò Alice Schreiner e la tradl)ttrice le disse «Visioni». Sono immagini di un mondo spirituale, simboli di verità. Con scultoria, direi quasi biblica, semplicità di espressione, la Schreiner racconta la propria visione, ma non sempre dice tutto; oltre un certo limite chi legge deve pensare da sè, e, se è capace d' intendere, arriva a quella completa risponderÌza di pensiero fra l' artista e il lettore, che forma il fascino supremo dell' opera d' arte. · -. _ Il lil;>ro è dedicato « Ad una piccola bimba, che potrà forse vivere abbastanza per afferrare qualche cosa di quello che per noi è ancora _visione, non possesso ». Potrebbe essere dedicato a tutte le anime che sentono il tormentato anelito verso una più pura bellezza spirituale. . Alice Schreiner ha luminose divinazioni della Verità e possiede tutte le immense forte della vita. Dietro le sue figure di sogno palpita la sua anima, ricca d' infinito amore, ed è per questo che il libro composto di- immagini irreali, evocate con squisito senso di poesia, è anch~ l' espressione di' un forte carattere, che ha p(?rtato nella realtà. della vita la grandezza del proprio sogno. Nessuno sintetizzò la storia della donna con tanta verità come la Schreiner in « Tre sogni net deserto » e pochi insegnarono come lei in « Un sogno d'api selvatiche » qual' è la condizione essenziale alla felicità della vita. Chi legge « Il Segreto dell'artista », intenderà a quale prezzo l'arte conduce a l' immortalità : aléune novelle, cito « In una cappella rov,inata » e « Mi parve d'essere », esprimono meravigliosamente l' aspirazione ad una -perfetta frater;1ità umana. Ma riassumere queste «Visioni», vuol dire sciuparne l' armonica . l bellezza e poichè ogni opera· d' arte dovrebb' essere giudicata nella - completa espressione datale dall' artista, bisogna leggere questo libro nella sua integrità per afferrarn~ il valore. Anche in Itali~ esso dovrebbe trovare un pubblico pronto- ad accoglierlo ; molte donne, anelanti ,a sempre più alte idealità femminili sentirebbero nelle sue pagine lo spirito di una loro 'sorella che vede, oltre ·i confini della vita quotidiana, delle vie che ascendono, e le addita. BibliotecaGino Bianco

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