Vita fraterna - anno I - n. 10 - 15 ottobre 1917

/ VITA FRATERNA 335 Maimie dimostrò non solo di permetterlo ma anche un vivo interesse e Hugh cominciò il suo racconto. Era una storia abbastanza· comune quel1a della sua infanzia e prima gioventù e mentr'essa si svolgeva dinnanzi a lei, Maimie sentì che la sua intuizione gliel' aveva già in gran parte resa nota. Era la solita esperienza di un fanciullo piuttosto sensibile che attraversa il periodo delle scuole pubbliche e quello della vita familiare senza nessun' intima amicizia nè comprensione, con una vita esteriore nella quale tutti i bisogni erano pienamente soddisfatti è vero, ma una vita interiore nella quale questi cr.escevano vieppiù. Neppure Oxford sembrava avergli conferito qualcosa di veramente notevole - maggiori conoscenze, maggior sviluppo intellettuale, ma nessuna vera espansione per lo spirito ed il carattere. Poi _era avvenuto il ritorno a Londra ed il principio della sua carriera legale colla vita d'appartamento nel Tempie - qui Hugh esitava un po' e Maimie alzò lo sguardo - ma semplicemente meravigliandosi della pausa e senza una speciale attesa. « Poi venne un brutto anno, Maimie - non vissi rettamente » - disse Hugh all'improvviso. '. Maimie continuò a guardarlo quietamente per un istante, la sue mente non afferrando subito il significato di ciò eh' egli aveva detto. Si figurò· vagamente ch'egli alludesse al bere, al giuoco, all'ozio; perchè nel suo intim.o era sempre stata assolutamente sicura dell'onestà di Hugh. La sua sicurezza è vero, si era fondata solo sopra un senso di intuiziot1e, come quella che aveva Margaret, ma quell'intuizione aveva avuto per giustificarsi la forza d'una realtà oggettiva, giacchè quel lato del suo essere, come. molti altri in Hugh Pelham non era rappresentativo in lui. Per un momento fu dunque lenta a comprendere; ma tosto il vero significato delle parole dette cominciò a chiarirsele. Volse al di là del lago lo sguardo sospeso di una persona che attende di ess~re pienamente rassicurata, e domandò semplicemente: « Che· cosa vuol dire ? ~ Hugh si volse solo a mezzo verso di lei, avvertendo forse un po' di turbamento nel tono represso della sua voce; ma in quel momento era preso troppo profondamente dalla difficoltà della propria confessione per osservarla bene .... « Intendo, Maimie, che vissi irregolarmente con delle donne, per un anno o poco più ». . Era detto ora, e si fece immediatamente un gran silenzio, - ll:n silenzio così profondo - che Hugh non potè più a lungo ignorarlo. Biblioteca Gino Bianco

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